IL CATALOGO MESSIER


M 20 - NGC 6514

NEBULOSA TRIFIDA - TRIFID NEBULA

 

 

Posizione A.R.18h 02m 36s - Dec. -23° 02'

Dimensione 29' x 27'
Distanza 5200 - 6600 a.l.
Costellazione Sagittario
Mag. apparente 6.3

 

 
La debole compagna di M8 fu scoperta nel 1747 da Le Gentil che, stranamente la classificò come ammasso stellare e non come nebulosa.
Il 5 giugno del 1764 anche Messier, classificandola con il numero 20 del suo catalogo, incorse nello stesso
errore descrivendola come:
 
"Un ammasso di stelle sopra l'eclittica, tra il Sagittario ed il piede destro di Ofiuco"
 
Fu, forse, W. Herschel il primo a soprannominarla "Trifida" dalla sua caratteristica tripartizione dei gas luminosi a causa della presenza di canali oscuri.
La parte più settentrionale e debole della nebulosa è formata da polveri che vengono illuminati da astri vicini ed appaiono nelle sfumature del blu mentre quella meridionale è formata da gas che risplendono per emissione ed appare nelle tonalità del rosso. Questa duplice natura l'ha fatta classificare come nebulosa di tipo E+R.
Anche la nebulosa oscura che taglia M20 da SW a NE è stata classificata con la sigla B85.
L'estensione dell'oggetto è paragonabile a quello della Luna Piena, inoltre la vicinanza della più luminosa M8 ha fatto ipotizzare che questi due oggetti siano le zone più luminose di una stessa nebulosa.
All'interno si trovano: la stella multipla HN40, una gigante bianca ed almeno altre sei stelle con una magnetudine compresa tra la 7^ e la 14^.
Come la maggior parte degli oggetti del catalogo anche questo può essere osservato ad occhio nudo durante una nottata senza Luna come un fievole batuffolo luminoso sullo sfondo buio del cielo stellato.
Con un 114mm si osserva una stella si 7^ circondata da un'alone luminoso privo di particolari.
E' soltanto con strumenti di diametro superiore ai 25 cm e con filtri nebulari che si possono osservare i canali oscuri posti a 120° gli uni dagli altri da cui deriva il nome della nebulosa.