Text Version


Text Version


La missione Mars Pathfinder

Un grande successo !!

La sonda Mars Pathfinder si è posata il 4 luglio 1997 nel punto previsto. L'immagine sottostante indica il punto esatto di discesa, situato quasi al centro dell'ellisse di previsione. Per maggiori dettagli sul sito si consulti la pagina relativa.

La sonda stazionaria sta inviando a terra dati sulla meteorologia marziana e foto panoramiche del sito di discesa. Il piccolo rover mobile ha analizzato rocce circostanti spostandosi per diversi metri e inviando immagini delle zone osservate. Le immagini sono simili a quelle inviate a terra circa 20 anni fa dalle 2 sonde Viking, scese sulla superficie del pianeta rosso in altre zone. Il suolo marziano appare come un deserto cosparso di rocce e sabbia modellata dal vento. Gli scienziati osservano tuttavia i segni del fluire di enormi masse d'acqua che nella preistoria marziana inondarono la superficie oggi calpestata dalle ruote del rover.

Qui sotto il panorama marziano con il piccolo rover ancora alloggiato su uno dei petali della sonda stazionaria. In lontananza una collina con due picchi distinti.

Il colore rossastro del suolo è evidente anche in questa immagine ed è caratteristico dell'intero pianeta. Anche il cielo si presenta di color salmone, a causa della polvere in sospensione.

Il rover ha abbandonato la sonda madre per dirigersi secondo le istruzioni degli scienziati verso alcune rocce e zone di particolare interesse. Raggiunti gli obiettivi ha condotto analisi della loro composizione chimica, per uno studio approfondito della geologia dei luoghi. Nella foto sottostante sono ben visibili le impronte delle ruote dentate.

Qui sotto un altro particolare del panorama marziano. Queste pietre, che hanno dimensioni variabili da alcuni centimetri a qualche metro, sono probabilmente di composizione chimica diversa tra loro e sono state trascinate in questa zona dal fluire delle acque, dopo essere state prelevate a grande distanza. La fine sabbia marziana si raccoglie nei loro anfratti e sul suolo. I primi risultati del rover indicano che alcune di esse sono di origine vulcanica.

Un'altra immagine del rover mentre esegue l'analisi chimica di una roccia nei pressi della sonda stazionaria. La parte bianca in basso a destra è una porzione dell'air-bag che avvolgeva l'intera sonda per proteggerla dall'impatto col suolo. A sinistra si osserva parte della passerella di discesa del rover. A partire da questa sono visibili le tracce delle piccole ruote.

Ed ecco la sonda stazionaria vista con gli occhi elettronici del piccolo rover:

Sono ben visibili i palloni bianchi dell'air-bag, quasi completamente sgonfiati, la passerella di discesa leggermente sulla destra, con le tracce delle ruote del rover, e la centralina degli strumenti ed antenne al centro. In quest'ultima sono alloggiati numerose apparecchiature che dovrebbero continuare a funzionare per molto tempo, fornendo anche dati metereologici ed immagini del panorama circostante. Il rover ha invece un tempo di vita prevista di pochi giorni e al momento ha già superato la durata programmata.

Pagina aggiornata il 21.07.97


Torna alla pagina principale

1997© Società Astronomica G.V.Schiaparelli
L’uso di testi, immagini e dati numerici è consentito solo per consultazione personale. Per ogni altro utilizzo richiedere autorizzazione a

Società Astronomica G.V.Schiaparelli