Lo sciame delle stelle cadenti Draconidi

aggiornato al 7 Ottobre 2011

Quando si nominano le stelle cadenti il pensiero corre subito alle Perseidi, o lacrime di S.Lorenzo nel mese di Agosto. In realtà gli sciami di stelle cadenti sono diverse decine, ed i più belli da osservare sono nel periodo autunnale-invernale: le Leonidi di novembre, le Geminidi di dicembre, le Quadrantidi di gennaio e così via. Tra queste si colloca anche lo sciame delle Draconidi, che ha il suo picco annuale il giorno 9 di ottobre.
Le piogge di stelle cadenti si verificano quando la terra nel suo moto orbitale interseca un'orbita cometaria, dove sono presenti polveri e piccoli frammenti rocciosi o ghiacciati che un tempo ne formavano la coda. Questi corpuscoli entrano nell'atmosfera terrestre alla velocità di diverse decine di Km al secondo e si consumano ad altezze comprese tra 120 e 80 Km lasciando una scia dovuta alla fluorescenza dei gas dell'atmosfera riscaldati al passaggio del meteorite.
Alcuni frammenti, di dimensioni maggiori chiamati bolidi, possono diventare molto luminosi ed essere visibili al crepuscolo o anche in pieno giorno e talvolta giugere fino al suolo.
Ogni sciame di stelle cadenti ha origine da una cometa: per le Draconidi è la 21P/Giacobini-Zinner, scoperta nel 1900 dall’astronomo francese Michel Giacobini all’Osservatorio di Nizza, poi osservata e riscoperta da Ernst Zinner nel 1913. La cometa ha un periodo orbitale di circa 6 anni che la porta frequentemente in vicinanza al pianeta Giove. L'orbita ne risulta perturbata e cambia da un passaggio ad un'altro. L'ultimo transito in prossimità del sole è avvenuto nel Luglio del 2005 e il prossimo passaggio è previsto per il Febbraio 2012.
Il giorno 8 Ottobre 2011 la terra incontrerà il tratto di orbita che la cometa percorse nel lontano 1900 e, se le previsioni si riveleranno corrette, tra le ore 21 e le 22 si potrebbero osservare alcune centinaia di stelle cadenti anche se la visione delle scie più deboli sarà disturbata dal chiarore della luna quasi piena. La direzione da cui si irraggeranno è la costellazione del Drago (da cui il nome di Draconidi), visibile tutta la notte verso Nord.
Lo sciame delle Draconidi non è nuovo a piogge spettacolari. Punte di oltre 1000 meterore/ora si sono infatti registrate negli anni 1933, 1985 e 1998.


La cometa Giacobini-Zinner ripresa durante il passaggio del 1998. In alto a sinistra, una illustrazione della pioggia delle Draconidi del 9 Ottobre 1933 che fu visibile da tutta l'Europa.

Il calcolo della intensità di uno sciame di stelle cadenti è molto complesso poichè richiede di ricostruire l'orbita di una cometa nel lontano passato e di stimare quale sia la dispersione del materiale in essa contenuto. Uno studio sulle stelle cadenti provocati dalla cometa Giacobini - Zinner è stato effettuato da J. Vaubaillon dell'Institut de Mécanique Celeste et de Calcul des Ephemérides dell'Osservatorio di Parigi, da cui è stata tratta l'illustrazione qui sotto. Come si nota, l'orbita della cometa è quasi perpendicolare all'orbita terrestre e quindi la velocità con cui le stelle cadenti dello sciame delle Draconidi entrano nella nostra atmosfera è particolarmente bassa, "solo" 21 Km/sec.


Disegno delle orbite storiche della cometa Giacobini Zinner, che dall'orbita del pianeta giove si spingono fino all'orbita terrestre.

Le osservazioni del 8 Ottobre 2011

aggiornato al 15 Ottobre 2011

Accanto alla serata con pubblico presso l'osservatorio, che ha permesso a circa 200 persone di osservare il fenomeno, è stato anche possibile conteggiare le meteore osservate ad occhio nudo nella serata del 8 Ottobre 2011. Nel periodo del massimo dello sciame, dalle ore 21:20 e fino alle ore 22:20 sono state contate 47 meteore, nella sola parte di cielo opposta alla luna piena.
Un resoconto sull'intensità dello sciame delle Draconidi nel 2011 puo' essere trovato nella CBET 2862 . Se da un lato la luna piena ha disturbato le osservazioni, nascondendo alla vista le meteore più deboli, dall'altro ha permesso di effettuare belle fotografie in cui al cielo si associa il paesaggio, illuminato dal plenilunio.


La traccia di una draconide sfreccia in alto a destra tra le deboli stelle della costellazione di Cefeo in questa immagine di Andrea Aletti ripresa alle ore 22:20 (ora legale italiana) da Campo dei Fiori. Le Alpi sono illuminate dalla luna piena ed è visibile la nuvolosità da sbarramento da Nord.


Un'altra draconide sfreccia in questa immagine poco sotto la piccola costellazione della Corona Boreale. La stella più luminosa in basso a destra è Arturo. Foto di Federico Bellini.

 
 
 
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