PETIZIONE AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA A SOSTEGNO DELLA PROPOSTA DI LEGGE PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LA LOTTA ALL'INQUINAMENTO LUMINOSO



PRESENTAZIONE


prof. Salvatore Furia - Presidente Società Astronomica Schiaparelli




Illustrissimi Signori,

mi presento: sono Salvatore Furia; 42 anni fa fondavo a Varese la Cittadella di Scienze della Natura, sul Monte Campo dei Fiori, oggi Parco regionale omonimo. Ho insegnato presso la facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali dell’Università di Pavia. Nel 1971 ho conseguito il Diploma di medaglia d’oro della Pubblica Istruzione della Repubblica e nel 1988 ho ricevuto il diploma d’onore del Consiglio regionale Lombardo per la mia collaborazione a favore del patrimonio naturale regionale.

Sono lieto di prendere qui la parola a nome delle 26 libere Associazioni astronomiche delle provincie lombarde, nonché di altre Associazioni culturali e naturalistiche; ognuna di queste Associazioni rappresenta pienamente quelle vocazioni a partecipare alla valutazione dei problemi della collettività in coerenza allo Statuto regionale lombardo.

Siamo qui grazie all’infaticabile rappresentante del Circolo Astrofili Bergamaschi, ing. Diego Bonata che ci ha contattati e raggiunti grazie al rapido sistema di diffusione delle informazioni, Internet, per l’attuazione di uno scopo comune. Si trattava di organizzare una petizione popolare affinchè la Regione Lombardia approvasse un disegno di legge a lungo atteso.

In pochi giorni l’organizzazione si è messa a punto e ci siamo trovati l’8 marzo di quest’anno sulle piazze di tutta la Lombardia per iniziare ufficialmente la raccolta. L’ing. Bonata ha rappresentato tutte le Associazioni aderenti all’iniziativa lombarda al primo Convegno Internazionale del Cielo e dello Spazio organizzato dalla Società Astronomica di Francia svoltosi a Parigi nel maggio scorso, ottenendo un vasto interesse per l’iniziativa.

Abbiamo organizzato i più disparati incontri, tra i quali ricordiamo la nostra partecipazione ad Astron ’98 a Novegro, le serate astronomiche del GAT di Tradate, del Circolo Astrofili Bergamaschi, del Gruppo Astrofili di Cinisello Balsamo, degli Amici del Cielo di Barzago, della Società Astronomica Schiaparelli, oltre a numerose occasioni in cui personalità della cultura, della politica e della scienza hanno aderito alle iniziative promosse da tutte le Associazioni.

Ricordiamo qui per tutti solo due nomi: l’astrofisica prof.sa Margherita Hack l’astrofisico americano prof. Halton Arp e che hanno aderito, con la loro firma, alla nostra iniziativa.
Due parole per delineare gli scopi di questa petizione.

Il progresso civile e tecnologico ha dovuto scontrarsi dapprima con l’inquinamento delle risorse idriche quindi con l’inquinamento atmosferico poi con l’inquinamento acustico ed infine con l’inquinamento dei suoli.

Mai l’opinione pubblica e la letteratura scientifica si sarebbero aspettati anche l’ultimo della serie: l’inquinamento luminoso.
Dobbiamo considerare, per comprendere, che nel solo settore della illuminazione pubblica in Italia si spendono annualmente duemila duecento miliardi per un consumo di circa cinque miliardi di Kwh (vedi rapporto Enel 1993). Lo sviluppo dei consumi negli ultimi 20 anni è cresciuto ad un tasso medio annuo del 4%.

Ciò che non si era mai considerato dal momento in cui Edison scopriva la sua lampada elettrica è che il 30% dell’energia impiegata per l’illuminazione di esterni viene sprecata per illuminare il cielo o altri ambienti naturali che non tollerano la luce. Ci accorgiamo infine che esistono dispositivi tecnici capaci di realizzare nuovi strumenti per un congruo risparmio e una minore diffusione dell’inquinamento. La Legge rappresenta un forte incentivo per gli operatori del settore che sono già pronti a immettere sul mercato europeo e mondiale le tecnologie avanzate in grado di raggiungere gli scopi di cui all’art. 1 e 2.

Tanto premesso quale fondamento tecnico politico e scientifico di questo incontro, sono qui rappresentate le 26 Associazioni di Astronomi non professionisti; abbiamo la qualificata presenza del dott. Marco Scardia, Astronomo professionista, rappresentante del più antico e a noi sempre caro Osservatorio Nazionale di Brera e Merate, con l’adesione di Italia Nostra, Amici della Terra, Legambiente e WWF.

Siamo qui con Voi, Signori Consiglieri regionali e con l’estensore della proposta di legge, Dr. Monguzzi, per dichiarare la nostra volontà di collaborare in ogni modo possibile perché, con la voce significativa di oltre 20.000 lombardi, tante sono le firme raccolte nella petizione popolare, sia dato corso con motivazioni d’urgenza alla approvazione di questo progetto di Legge. Mentre ci riserviamo di assumere tutte quelle iniziative che si rendessero necessarie, ivi compresa la prosecuzione della raccolta delle adesioni popolari.

Il Veneto e la Val D’Aosta hanno una loro Legge operante. Purtroppo lo Stato non ha ancora provveduto.
La proposta di Legge della Lombardia ben può essere assunta a modello per le altre regioni italiane soprattutto per una razionale economia finanziaria ed un complemento inscindibile di tutela della qualità degli ambienti urbani e naturali. Vogliamo una Legge che restituisca alla funzione pubblica originaria l’immenso patrimonio di cultura e di scienza degli Osservatori scientifici, didattici e divulgativi di tutte le Provincie lombarde.

Mentre fervono altre iniziative similari in Europa e nel mondo auspichiamo che anche gli organi di opinione pubblica, stampa, radio e televisioni contribuiscano alla diffusione di una cultura del risparmio, contro un’era di luce senza stelle. Cedo la parola all’ing. Bonata che, numeri alla mano, Vi illustrerà i risultati della petizione.



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