Rendiconto meteorologico di Settembre 2016 a Varese
Il mese di settembre quest'anno è risultato ben 2.8°C più caldo della media del trentennio 1981-2010, al secondo posto tra quelli
più caldi, dopo il 2011 che fu 0.5°C ancora più caldo. Questa forte anomalia positiva è in gran parte dovuta alla persistenza dell'anticiclone nella
prima decade che è infatti risultata più calda mai misurata in settembre, con una temperatura media di ben 24.1°C, valore consono per
il mese di luglio!
Le piogge sono state solo il 68% della media, concentrate in soli 5 temporali nella seconda decade, ma sono state ancora più scarse sull'Ossola e Ticino
che costituiscono il bacino imbrifero del Verbano che ha così proseguito
la sua fase di magra raggiungendo il minimo livello il giorno 16 a quota 192.70 m slm.
Nei primi giorni del mese l'anticiclone delle Azzorre esteso all'Europa prosegue il periodo di bel tempo stabile che aveva già caratterizzato la
terza decade di agosto con temperature estive (massime verso 29°C a Varese ma fino
31°C a Tradate, Busto, Saronno). Il bel tempo è brevemente interrotto dal passaggio di un fronte freddo da NW che porta passaggi nuvolosi e qualche
rovescio su Orobie e Valtellina il giorno 4 e si trasferisce poi sull'Italia meridionale dove resta attiva a lungo.
Invece sul Varesotto la perturbazione è seguita da vento da Nord il giorno 5 (33km/h a Varese e 75 km/h a Campo dei Fiori) che riporta il sereno.
Il dominio dell'anticiclone delle Azzorre riprende fino al giorno 11 quando la pressione ormai livellata permette lo sviluppo di alcuni temporali pomeridiani su Orobie e Valtellina
che nella notte si estendono anche al Varesotto.
Condizioni di bel tempo e gran caldo in montagna hanno caratterizzato la prima decade del mese di settembre con isoterma di 0°C spesso ancora a 4000m. Pochissima la neve residua al di sotto dei 3000m sui ghiacciai che hanno ancora subito una forte perdita di spessore. (Foto Alberto Milani - ghiacciaio di Hohsand meridionale - 3 settembre 2016)
Il tempo si ristabilisce abbastanza soleggiato fino al giorno 14 quando giunge una perturbazione atlantica, collegata con un vortice depressionario
tra Francia e Spagna. Nei giorni 15 e 16 cielo molto nuvoloso con piogge e temporali intermittenti. A Gallarate si verifica ancora una grandinata
nel pomeriggio del giorno 16. Residua instabilità permane anche nei giorni 17 e 18 con nuvolosità variabile, clima fresco e ancora qualche pioggia
o breve temporale.
Il minimo depressionario si sposta quindi sui Balcani, richiamando correnti settentrionali che riportano il sole (con leggero favonio) giorno 19.
Ma la nuvolosità aumenta nuovamente il giorno 20 poichè il 21 transita una veloce perturbazione con forti piogge e temporali di primo mattino. Si registra
un'abbondante grandinata a Laveno, un'onda di piena del fiume Olona fino a 200 cm a Castiglione, allagamenti presso l'Ipermercato
(87 mm di pioggia tra le ore 3 e le ore 11 con punte di 15 mm in 10 minuti alle ore 5) e una frana a Gurone.
L'alta pressione dall'Atlantico si estende quindi nuovamente fin sull'Europa centrale con un robusto massimo al suolo di 1028 hPa
sui Balcani il giorno 23 e il tempo resta soleggiato e stabile fino alla fine del mese con qualche nuvola innocua e foschie notturne favorite
dal rientro di aria leggermente umida da Est nei bassi strati. Lo zero termico in montagna risale ancora fino a toccare 4200 m il giorno 29.
Le temperature ben oltre le medie stagionali per tutto il mese hanno favorito il proliferare di insetti come le cimici e il bruco americano.