Un'Aurora boreale incendia il cielo notturno del nord Italia
All'Osservatorio astronomico di Campo dei Fiori (Varese) centinaia di telefonate
In cielo si stava verificando spettacolo grandioso e inquietante: un' Aurora boreale.
Da Nord Ovest a Nord Est, per un arco di circa 150 gradi e in elevazione, per oltre 50 gradi (più dell'altezza della stella Polare) il cielo era divenuto rosso sangue. Sembrava che un immane incendio stesse infiammando i monti all'orizzonte nord. Chi preoccupato temeva che stesse bruciando il Campo dei Fiori, chi pensava ad una strana interferenza del "buco nell'ozono", chi ancora paventava un'esplosione nucleare…. Nessuno dei numerosi "nottambuli" che hanno interpellato il prof. Furia e i volontari di turno al Centro Geofisico e all'Osservatorio di Campo dei Fiori aveva mai assistito ad un simile evento. Lo stesso prof. Furia fu testimone di un' Aurora boreale simile il 19 marzo 1957, mentre prima ancora nel 1937 si verificò un fenomeno analogo. Dalle comunicazioni internazionali diramate tramite Internet, il fenomeno ha interessato l'emisfero Nord del globo, dagli Stati Uniti all'Asia all'Europa, fino all'insolita latitudine di circa 46 gradi. (vedi SITO NASA Fin 'ora ci sono giunte segnalazioni da svariate località tra Varese e il nord del varesotto, poche dalla parte sud della provincia, fino a Tradate. Sarebbe interessante sapere se altri osservatori hanno assistito al fenomeno anche dall'hinterland milanese, anche se la presenza del forte inquinamento luminoso può certamente aver contribuito ad "ammazzare" anche la suggestiva luce dell'Aurora boreale.
La spiegazione scientifica: tutta colpa del vento solare
![]() |
disegno tratto dal sito NASA Altro Sito NASA e ACE Real Time Solar Wind sul Vento Solare |
Le particelle solari che penetrano nella magnetosfera attraverso le zone polari migrano progressivamente verso lo strato neutro
all'interno della magnetosfera producento delle potenti correnti elettriche.
All'improvviso si genera una vera "tempesta" magnetica. Le linee del campo magnetico respingono
queste particelle cariche elettricamente e al tempo stesso iniettano altre particelle versp le regioni polari della terra.
Se tali particella, in base al loro angolo di "attacco",
riescono a penetrare verso gli strati più bassi dell'atmosfera,
intorno ai 100 Km di altezza, si scontrano con le particelle ionizzate della ionosfera e in questa "collisione" atomi
e molecole emettono luminescenze e colori caratteristici che vanno dal rosso sangue el
verde al bianco al blu.
![]() |
un'altra suggestiva immagine del "vento solare", tratto dal sito NASA. fai clic sull'immagine per ingrandirla. |
La macchie solari
![]() |
![]() |
macchie solari la mattina del 7 aprile 2000, tratte dal
sito Osservatorio Solare di Catania.
fai clic sull'immagine per ingrandirla. |
macchie solari la mattina del 7 aprile 2000, tratte dal
sito NASA.
fai clic sull'immagine per ingrandirla. |
![]() |
secondo la previsione della NASA ci stiamo avvicinando al massimo di attività solare
che cadrà verso il 2001.
sito NASA. |
La previsione delle aurore polari
Lo spazio attorno alla terra è monitorato da numerosi satelliti, che tengono costantemente sotto controllo sia
l'atmosfera sia l'attività fisica che si svolge attorno al nostro pianeta.
Qui sotto riportiamo alcuni siti principali che emettono previsioni quotidiane sulla possibile formazione di aurore
polari.
Per quanto attiene il fenomeno osservato nella notte tra il 6 e il 7 Aprile esso era stato previsto dai centro mondiali,
anche se non era prevedibile una sua osservazione sino a così basse latitudini.
L'allarme per quella che si stava presentando come una vera e propria "tempesta magnetica"
è scattato poco dopo le ore 16.00 UT del 6 Aprile, allorchè il satellite
SOHO rilevava una improvvisa impennata nella
velocità del vento solare che passava da 400 Km/s a 600 Km/s.
![]() |
![]() |
sito NASA. | sito NOAA. |
Quasi contemporaneamente il satellite NOAA 15
rilevava una forte intensificazione dell'attività "polare".
Poichè l'attività solare è ancora in intensificazione non è da escludere
che altre Aurore polari possano osservarsi a basse latitudini anche nei prossimi giorni, almeno fino a che
l'intensità del vento solare non diminuirà.
Invitiamo i nostri lettori che avessero realizzato foto o osservazioni interessanti
del fenomeno a comunicarcele: le inseriremo volentieri in queste pagine nei prossimi giorni.
L'evento e' raro, ma non eccezionale e vale la pena di essere seguito per la spettacolarità e l'unicità del fenomeno.
Hanno collaborato con il prof. Salvatore Furia a fornire informazioni:
nella sede di Varese Giuditta Galli - nella sede di Campo dei Fiori Claudio Campi e Artur Cura
PREVISIONE AURORE POLARI - SITO NOAA |
NASA: DOVE SONO LE AURORE BOREALI OGGI? |
PREVISIONE DELLE AURORE Istituto di Geofisica dell'Alasca |
ALCUNI LINK IMPORTANTI | ||
|
1996-2000© Società Astronomica G.V. Schiaparelli :
l'uso di testi, immagini e dati numerici è consentito solo per consultazione e scopo personale. Per ogni altro utilizzo richiedere autorizzazione a:
Pagina attivata 07/04/2000