IL CATALOGO MESSIER


M15 - NGC 7078

AMMASSO GLOBULARE IN PEGASO

 

 

 

 

Posizione aaaaa A.R. 21h 30m, Dec. 12° 10'
Dimensione aa a 12'
Distanza aaaaaa 33600 a.l.
Costellazione aa Pegaso
Mag. apparente a 6.2
 
 
 
Questo ammasso globulare, situato nella costellazione di Pegaso, fu scoperto da Giovanni Domenico Maraldi nel 1746 mentre cercava la cometa di De Cheseaux. l'astronomo lo descrisse come :
 
 "una stella diffusa composta da più stelle"

Nel 1760 Charles Messier lo inserisce nel suo catalogo assegnandogli il numero 15 e descrivendolo come:
 
"una nebulosa senza stelle".
 

Questo ammasso venne risolto in stelle da William Herschel nel 1783.
 
Nel 1927, le fotografie riprese dal telescopio del monte Wilson permisero di scoprire che all'interno dell'ammasso è presente una nebulosa planetaria (il primo caso di nebulosa in un ammasso globulare), denominata Pease 1; nel 1957 si è dimostrato che tale nebulosa appartenere all'ammasso stesso. La nebulosa planetaria di Pease (K648) ha un diametro di 3" d'arco e una magnetudine di 13.8; è perciò molto difficile da osservare. Nel 1976 Peterson ne identificò una seconda.

M15 è uno degli ammassi globulari più densi conosciuti: l'Hubble Space Telescope (HST) è riuscito a ricolvere le stelle che costituiscono il nucleo ultradenso. Il nucleo, probabilmente, ospita un oggetto supermassiccio, simile a quelli che si trovano in prossimità del nucleo delle galassie. Quello che pare si trovi in M15 è il meglio osservabile perchè pur essendo più distante da noi del centro della nostra galassia, è meno oscurato dalla materia interstellare. La  vera natura di quest'oggetto rimane ancora oscura, anche se molti scienziati, lo considerano un eminente candidato a "Buco nero".

L'ammasso contiene molte stelle variabili (110) che hanno permesso di stimare una distanza pari a 33.600 anni luce.

L'ammasso accoglie anche un notevole numero di pulsar e di stelle di neutroni, resti di stelle massive "morte" durante la vita dell'ammasso.

Per trovare l'ammasso,visibile già ad occhio nudo se il cielo è abbastanza buio e la Luna è nuova, basta prolungare l'asse Baham (θ Pegasi) - Enif (ε Pegasi) di 4° verso NE. La magnitudine dell'ammasso permette di localizzarlo con un semplice binocolo sotto forma di una nebulosità. Con un telescopio di 200 mm di diametro è possibile risolvere la periferia dell'ammasso in stelle, ma non il nucleo. Con strumenti da 350 mm o più, è possibile vedere la nebulosa planetaria Pease 1, se si prende una fotografia a lunga posa.