Finalmente una cometa luminosa: la C/2020 F3 (NEOWISE)!

di Luca Buzzi

Immagine artistica del satellite WISE della NASA.

Immagine artistica del satellite WISE della NASA.


Dopo la "delusione" delle comete C/2019 Y4 (ATLAS) e C/2020 F8 (SWAN), entrambe non sopravvissute al perielio, finalmente una cometa si sta mostrando in tutta la sua bellezza, sebbene immersa nelle luci del crepuscolo del mattino.
Si chiama C/2020 F3 (NEOWISE) ed è stata scoperta il 27 marzo 2020 dal satellite WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer) della NASA. Si tratta di un telescopio spaziale il cui compito è stato quello di osservare tutto il cielo in 4 bande dell'infrarosso (3.4, 4.6, 12 e 22 micron) nel 2010. Dal 2013 è attivo nella modalità estesa, denominata NEOWISE perchè le osservazioni si concentrano nello studio degli asteroidi NEO.
Al momento della scoperta la cometa si trovava nell'emisfero australe, ad una declinazione di -48°, dunque non osservabile dal Nord-Italia. Si trovava ad una distanza di 315 milioni di km dal Sole (2.1 UA) e 255 milioni di km dalla Terra (1.7 UA), in avvicinamento. I primi calcoli orbitali davano il perielio (punto più vicino al Sole) il 3 luglio 2020, ad una distanza di soli 43,5 milioni di Km dal Sole (0.29 UA), mentre l'afelio (punto più lontano dal Sole) è a circa 715 UA, oltre 18 volte la distanza di Plutone dal Sole.
La cometa, dunque, proviene dalla nube di Oort.


L'orbita fortemente ellittica della cometa NEOWISE (a=364 UA, e=0.999, P=6950 anni).

L'orbita fortemente ellittica della cometa NEOWISE (a=364 UA, e=0.999, P=6950 anni).



Il perielio della cometa NEOWISE, alla stessa distanza del perielio di Mercurio (0.3 UA).

Il perielio della cometa NEOWISE, alla stessa distanza del perielio di Mercurio (0.3 UA).



La luminosità della cometa ad inizio aprile era pari alla magnitudine 17, e questo faceva ben sperare nei mesi a seguire, dove sarebbe potuta diventare visibile ad occhio nudo nei giorni attorno al perielio.
La cometa è transitata nel campo del coronografo C3 della sonda SOHO dal 22 al 27 giugno, mostrandosi in piena forma!




Immagine del transito della cometa NEOWISE nel campo del coronografo C3 della sonda SOHO.

Immagine del transito della cometa NEOWISE nel campo del coronografo C3 della sonda SOHO.



Dai primi giorni di luglio la cometa ha iniziato ad affacciarsi ai cieli boreali; la prima occasione utile per riprenderla è avvenuta la mattina del 5 luglio. Complice una nottata particolarmente limpida, dall'Osservatorio siamo riusciti a riprenderla molto bassa a nord-est (altezza 4.5° con il Sole a -10° sotto l'orizzonte) in pieno crepuscolo.


La prima immagine della cometa NEOWISE ripresa dal nostro Osservatorio. S. Favretto e P. Galli.
5 luglio, ore 4.39 locali, Canon EOS 1300D e obiettivo 300mm f/5.6. Posa 1 secondo

La prima immagine della cometa NEOWISE ripresa dal nostro Osservatorio. S. Favretto e P. Galli.
5 luglio, ore 4.39 locali, Canon EOS 1300D e obiettivo 300mm f/5.6. Posa 1 secondo



Nello stesso momento, il nostro astrofotografo e socio Andrea Aletti l'ha ripresa da casa con la sua strumentazione:


Immagine della cometa NEOWISE ripresa da A. Aletti.

Immagine della cometa NEOWISE ripresa da A. Aletti.



Il nostro telescopio principale da 84cm si è dedicato alla spettroscopia della cometa, che a circa 0.3 UA di distanza dal Sole potrebbe rivelare delle emissioni molto interessanti. Appena prima dell'inizio della sessione spettroscopica, abbiamo scattato una foto da 1 secondo di posa. Il nucleo appare saturato, com'è ovvio aspettarsi da una cometa così luminosa.
E' l'astro più basso che abbiamo mai fotografato (circa 4 gradi di altezza).


Immagine della cometa NEOWISE ripresa da L. Buzzi.

Immagine della cometa NEOWISE ripresa da L. Buzzi.



Lo stesso giorno, la sonda della NASA Parker Solar Probe riprendeva la cometa: l'immagine è fantastica. Sono ben visibili la coda curva di polveri (destra) e quella rettilinea di ioni.


Immagine della cometa NEOWISE ripresa dalla sonda Parker Solar Probe.

Immagine della cometa NEOWISE ripresa dalla sonda Parker Solar Probe.



La notte successiva, allo spettacolo della visione della cometa si è aggiunto un altro fenomeno straordinario: le nubi nottilucenti.
Si tratta delle nubi più alte che esistano, a circa 85 km di altezza, prodotte dalla condensazione di umidità attorno alle particelle di pulviscolo meteorico presenti nella mesosfera.


Immagine della cometa NEOWISE e delle nubi nottilucenti. A. Aletti.

Immagine della cometa NEOWISE e delle nubi nottilucenti. A. Aletti.



Ingrandimento della cometa NEOWISE e delle nubi nottilucenti. 6 luglio, A. Aletti.

Ingrandimento della cometa NEOWISE e delle nubi nottilucenti. 6 luglio, A. Aletti.



La cometa sarà un oggetto mattutino fino al 13-14 luglio, quando la sua visibilità serale migliorerà sempre più. Da quella data conviene cercarla a partire dalle 22.30 molto bassa a nord-nord-ovest. Il 23 luglio raggiungerà il perigeo, cioè il punto più vicino alla Terra, a circa 104 milioni di km di distanza. Si sarà tuttavia già allontanata abbastanza dal Sole, e quindi la sua luminosità sarà calata un po'.


Cartina celeste della visibilità della cometa. Cortesia Sky and Telescope.

Cartina celeste della visibilità della cometa. Cortesia Sky and Telescope.



Immagine a largo campo del 9 luglio, dall'Osservatorio.

Immagine a largo campo del 9 luglio, dall'Osservatorio.



Immagine a largo campo del 9 luglio, dall'Osservatorio.

Immagine a largo campo del 9 luglio, dall'Osservatorio.



Immagine del 9 luglio da Bodio Lomnago scattata dal nostro socio Federico Bellini.

Immagine del 9 luglio da Bodio Lomnago scattata dal nostro socio Federico Bellini.



Animazione della nostra allsky camera dell'Osservatorio la notte del 12 luglio. La cometa sorge in basso a destra.

Animazione della nostra allsky camera dell'Osservatorio la notte del 12 luglio. La cometa sorge in basso a destra.



Immagine alla mattina del 12 luglio scattata dal nostro socio Andrea Aletti.

Immagine alla mattina del 12 luglio scattata dal nostro socio Andrea Aletti.



Immagine alla mattina del 12 luglio scattata dal nostro socio Andrea Aletti.

Immagine alla mattina del 12 luglio scattata dal nostro socio Andrea Aletti.



Immagine del 12 luglio scattata dalla nostra socia Marzia Gatti, località Bisuschio.

Immagine del 12 luglio scattata dalla nostra socia Marzia Gatti, località Bisuschio.



Immagine del 18 luglio scattata da Andrea Aletti dal Mottarone. La coda di ioni è lunga almeno 23-24 gradi!

Immagine del 18 luglio scattata da Andrea Aletti dal Mottarone. La coda di ioni è lunga almeno 23-24 gradi!



La zona nucleare della cometa ripresa il 18 luglio da Federico Bellini, Bodio Lomnago.

La zona nucleare della cometa ripresa il 18 luglio da Federico Bellini, Bodio Lomnago.



Immagine del 18 luglio scattata dai volontari dell'Osservatorio. Ben visibili le due code.

Immagine del 18 luglio scattata dai volontari dell'Osservatorio. Ben visibili le due code.



Immagine del 19 luglio scattata da Marica Marin, località Cardano al Campo (VA). Visibile anche la Stazione Spaziale Internazionale.

Immagine del 19 luglio scattata da Marica Marin, località Cardano al Campo (VA). Visibile anche la Stazione Spaziale Internazionale.



Immagine panoramica del 21 luglio di Andrea Aletti. Nell'ingrandimento è visibile anche una meteora.

Immagine panoramica del 21 luglio di Andrea Aletti. Nell'ingrandimento è visibile anche una meteora.



Immagine del 24 luglio scattata dalla socia Nadia Comunetti, località Lissago (VA). Visibile anche la Stazione Spaziale Internazionale.

Immagine del 24 luglio scattata dalla socia Nadia Comunetti, località Lissago (VA). Visibile anche la Stazione Spaziale Internazionale.



 
 
 
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