INQUINAMENTO LUMINOSO: GLI ASPETTI DEL PROBLEMA



NON SI VEDE PIU' IL CIELO



La diffusione della luce disturba, spesso in modo irreparabile, le attività degli Osservatori Astronomici professionali e non professionali.

Gli ultimi eventi astronomici di richiamo come la grande opposizione di Marte e  il passaggio di Venere sul disco solare, hanno incrementato di molto  la già notevole  richiesta di conoscenze astronomiche da parte del pubblico.

Un  esempio lo abbiamo all'Osservatorio Astronomico G.V.Schiaparelli, ove "bussano" migliaia di persone, che desiderano osservare il cielo, affrontare il loro primo approccio con le superne cose che parlano dell'immensità della "Creazione".
Ebbene,  l'Osservatorio è letteralmente assediato da luci che risalgono dalla pianura e dalle valli per 360° ; dopo un periodo di quiescenza, sono inoltre riapparse le sciabolate inutili dei fari delle discoteche e molti  impianti sportivi continuano ad essere  inopinatamente illuminati.  Irradiano nello spazio quella luce che potrebbe più utilmente servire allo scopo se orientata correttamente verso le piste.
I tempi di posa fotografica si sono praticamente dimezzati in 40 anni, con la conseguenza che la ricerca e' alquanto compromessa.



Gli Osservatori astronomici divulgativi sono una moderna "palestra" per la didattica dell'Astronomia, dalle scuole primarie all'Università, anche attraverso l'utilizzazione pratica delle attrezzature astronomiche.
Annichilire tanti sforzi volontaristici è uno sperpero di risorse e di energie intollerabile.

(foto in alto: "Cittadella di Scienze della Natura-Campo dei Fiori-Osservatorio Astronomico "G. V. Schiaparelli") - (foto in basso: momenti di osservazione pubblica durante le serate divulgative