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SCHEDA SINTETICA DEL LAGO MAGGIORE


SUPERFICIE: Considerando il livello di 193.85 m s.l.m.(quota media adottata dall'istituto Idrobiologico di Pallanza), la superficie del lago è di 212 km2 di cui circa l'80% (169.9 km2 ) in territorio italiano e il 20% (42.6 km2 ) in territorio svizzero.

DIMENSIONI E VOLUME: Con un perimetro è di 170 km, una lunghezza di 54 km, una larghezza massima di 10 km, e media di 3.9 km, il lago contiene un volume pari a 37.5 miliardi di m3 di acqua.

TEMPO DI RICAMBIO: Il tempo teorico di ricambio delle acque è di 4 anni, considerando che l'emissario, il Ticino sublacuale, ha una portata media di 297 m3/s.

BACINO IMBRIFERO: Il bacino imbrifero del lago è estremamente vasto, 6599 km2 divisi quasi equamente tra Italia e Svizzera (3299.5 km2 Italia e 3369.5 km2 Svizzera). La massima altitudine è di 4633 m s.l.m. (Punta Dufur nel massiccio del Monte Rosa) mentre l'altitudine media è di 1270 m s.l.m. In questo territorio si trovano anche una trentina di invasi artificiali che raccolgono circa 600 milioni di m3 di acqua. Se rilasciati contemporaneamente, essi alzerebbero il livello del lago di 2.5 m. Il rapporto tra la superficie del bacino e quella del lago è 31.1

PROFONDITA': Si tratta di un lago dai fianchi ripidi che raggiunge la profondità massima di 370 m (al largo di Ghiffa), di cui 176 m in criptodepressione (al di sotto del livello del mare).

IMMISSARI: I principali immissari sono il Fiume Ticino, il Fiume Maggia, il fiume Toce (che riceve le acque del Torrente Strona e del Lago d'Orta) e il Fiume Tresa (emissario del lago di Lugano). L'insieme dei 4 fiumi, drena circa il 77% dell'intero bacino imbrifero del lago, essendo rispettivamente: 1631 km2 quello del F. Ticino, 1784 km2 quello del F. Toce, 926 km2 quello del F. Maggia e 724 km2 quello del F. Tresa. I vari tributari sono caratterizzati da tipi di deflusso diversi: Ticino immissario ed emissario e Toce presentano un massimo da maggio ad ottobre. Questo a causa dell'elevata altitudine dei loro bacini imbriferi il cui maggior contributo è dato dalla fusione della neve e dal parziale scioglimento dei ghiacciai. Altri tributari presentano invece due massimi, il primo in primavera ed il secondo in autunno, dovuti essenzialmente alle precipitazioni.

Il bacino imbrifero del lago Maggiore (disegno di Adriana Manetta)



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