IL CATALOGO MESSIER


M31 - NGC 224

NEBULOSA DI ANDROMEDA -

GREAT NEBULA IN ANDROMEDA

 

 

Posizione A.R. 00h 42.7m Dec. 41° 16'
Dimensione 178' x 63'
Distanza 2,3 milioni di a.l. - 0.7 Mpc
Costellazione Andromeda
Mag. apparente 3.5

 

La Grande Galassia di Andromeda è uno dei principali oggetti del Catalogo Messier ed è l'oggetto più interessante del cielo autunnale.

Già l'astronomo persiano Al -Sufi, nel 905 d.C., riporta in un suo annuale la presenza di una bizzarra stella che appare di aspetto diffuso all'osservatore.

La prima osservazione telescopica di questo oggetto è fatta dall'astronomo Simon Marius il 25 dicembre 1612; nella prefazione del suo "Mundis Jovalis"scrive:

"è come la fiamma di una candela o come una nuvola formata da tre raggi"

Il 3 agosto 1764 Messier scriveva:

"una meravigliosa nebulosa a forma di fuso... Non riconosco in essa stelle.
E' risolubile in d'Eu coni con asse NW/SE a contatto per la base
I due punti di massima luminosità distano circa 40' d hanno un diametro di 15'.

 

Il 20 agosto 1885 E. Hartwing osserva una nuova stella nella galassia.Si tratta della supernova SN1885, o S And, scoperta tre giorni prima da Gully che , però, non ne pubblicò l'osservazione.
Questa supernova superò di 4 ordini di grandezza una normale nova ed impiegò 5 mesi per diminuire la sua luminosità e portarsi al di sotto della magnitudine limite dei telescopi di quei tempi. Durante la sua fase più energetica brillò come 1.6 miliardi di soli.

Per molto tempo si protrasse una disputa tra gli astronomi, soprattutto degli anni venti, per determinare la natura di questo oggetto.

Lord Ross fu i primo a ritenere che fosse possibile risolvere delle stele in questo oggetto.Huggins, osservando le righe spettrali, smentii l'affermazione dichiarando una debole somiglianza con la nebulosa M42 in Orione.

Nel 1923 sfruttando il periodo di variabilità delle Cefeidi contenute nella galassia si iniziano a fare stime della su distanza, in seguito determinata grazie ad E.Hubble.

E' proprio grazie a questo dato che si è potuto determinare la natura extragalattica dell'oggetto. Soltanto nel 1944, Baade riesce a risolvere le stelle che formano la galassia.

La grande galassia è di forma ellittica. La parte più luminosa è data dal nucleo, che occupa la parte centrale attorno alla quale ruotano i bracci.Il suo diametro è di circa 50 a.l. e contiene 10 miliardi di stelle, da 50 a 60 per ogni anno luce cubo.Con una massa di 10 milioni di soli fa pensare alla presenza di un buco nero al suo interno.In questa zona si trovano le stelle di popolazione 2.

Attorno alla zona centrale ruotano i 7 bracci, più ricchi di polveri e gas che contengono le stelle di 1^ popolazione. Nei bracci sono state contate circa 680 regioni H II cioè regioni nebulari simili alla nostra nebulosa di Orione. In uno di questi bracci si trova la nube di stelle NGC 206, simile alla nostra M 24.

M 31 è circondato da un alone di ammassi globulari, dei 170 ammassi noti 35 sono stati scoperti attraverso l'ausilio della CCD

Sono state anche scoperte nebulose planetarie e nubi di gas ad emissione ed oscure.

La velocità di rotazione della materia attorno al nucleo varia tra i 90 milioni di anni nella regione interna e 200 milioni di anni in quella periferica.

Il diametro di questa galassia è di 110000 a.l..Al suo interno dovrebbe contenere circa 30 miliardi di Soli.

Come la nostra galassia anche questa possiede delle piccole galassie satelliti: ben 7 !

Di queste due sono molto vicine e ben osservabili nel campo della galassia mentre le più lontane si trovano al confine con la costellazione dei Pesci.

M31 è l'unica galassia visibile ad occhio nudo dal nostro emisfero è contemporaneamente l'oggetto astronomico più lontano osservabile senza strumenti.

Soltanto con strumenti superiori ai 20 cm di diametro fatica si riescono a risolvere due bande di polveri e sopra i 30 cm si può osservare NGC 206.

E' soltanto attraverso le pose fotografiche che M31 si mostra nel suo totale splendore, svelando gli innumerevoli soli che contiene e gli ammassi globulari.

E' un oggetto facile da trovare nel cielo, essendo a 1° W dalla m Andromedae.