La cellula ha cominciato a formarsi nel tardo pomeriggio nella parte settentrionale della provincia di Varese e nel Luganese.
Da molte persone è stato osservato un enorme cumulonembo evolvere fino a grande altezza; alcuni hanno visto anche manifestazioni luminose al suo interno, senza per altro avvertire alcun rumore di tuono, data la distanza (secondo la testimonianza allarmata di un cittadino di Cadrezzate).
I primi rovesci si sono avuti oltreconfine: nella regione di Lugano le precipitazioni sono iniziate verso le ore 21.
Ad Arcisate alle ore 21.30 circa segnalata grandine e pioggia battente accompagnata da raffiche di vento forti.
Ad Induno segnalata grandine grossa con diametro da 3 a 5 cm in pezzi di ghiaccio che si frantumavano toccando il suolo.
A Varese le piogge sono iniziate verso le ore 21,30-22 accompagnate da caduta di grandine di dimensioni variabili, fino a una nocciola.
Oltre all’intensa attività elettrica, il fenomeno temporalesco ha provocato intense raffiche di vento che hanno superato i 45 km/h, secondo le registrazioni della stazione di Varese del CGP. La quantità di pioggia è stata importante durante la fase centrale del fenomeno (con 40 mm d’acqua tra le h 22 e le ore 22.30) ma non ha prodotto condizioni di allarme lungo il corso dei fiumi monitorati dal CGP, (Rile e Olona) essendosi quasi raggiunta la prima soglia di allarme alla stazione "IPER" sull’Olona (ALTEZZA MASSIMA RAGGIUNTA = cm 138 ALLE ORE 24.34 - SOGLIA DI PRIMA USCITA = cm 140).
Allertati VVUU, responsabile della Protezione Civile, volontari, e Prefettura.
La cellula ha cominciato a formarsi nel tardo pomeriggio nella parte settentrionale della provincia di Varese e nel Luganese.
Da molte persone è stato osservato un enorme cumulonembo evolvere fino a grande altezza; alcuni hanno visto anche manifestazioni luminose al suo interno, senza per altro avvertire alcun rumore di tuono, data la distanza (secondo la testimonianza allarmata di un cittadino di Cadrezzate).
I primi rovesci si sono avuti oltreconfine: nella regione di Lugano le precipitazioni sono iniziate verso le ore 21.
Ad Arcisate alle ore 21.30 circa segnalata grandine e pioggia battente accompagnata da raffiche di vento forti.
Ad Induno segnalata grandine grossa con diametro da 3 a 5 cm in pezzi di ghiaccio che si frantumavano toccando il suolo.
A Varese le piogge sono iniziate verso le ore 21,30-22 accompagnate da caduta di grandine di dimensioni variabili, fino a una nocciola.
Oltre all’intensa attività elettrica, il fenomeno temporalesco ha provocato intense raffiche di vento che hanno superato i 45 km/h, secondo le registrazioni della stazione di Varese del CGP. La quantità di pioggia è stata importante durante la fase centrale del fenomeno (con 40 mm d’acqua tra le h 22 e le ore 22.30) ma non ha prodotto condizioni di allarme lungo il corso dei fiumi monitorati dal CGP, (Rile e Olona) essendosi quasi raggiunta la prima soglia di allarme alla stazione "IPER" sull’Olona (ALTEZZA MASSIMA RAGGIUNTA = cm 138 ALLE ORE 24.34 - SOGLIA DI PRIMA USCITA = cm 140).
Allertati VVUU, responsabile della Protezione Civile, volontari, e Prefettura.
In generale il temporale è stato accompagnato da violente scariche di grandine che hanno inflitto pesanti danni alla vegetazione: molte strade della parte nord della provincia (VALGANNA) ed anche della stessa città di Varese erano coperte da uno strato di fogliame e rami di varia dimensione tale da rendere verde il nero asfalto stradale.
In località S. Ambrogio di Varese un fulmine colpiva la punta di un alto Cedrus atlantica che, precipitata sulla strada, interrompeva la circolazione veicolare.
In diverse località vi sono stati movimenti franosi di modesta entità, soprattutto lungo pendii non protetti dalla vegetazione e già interessati in precedenza da fenomeni analoghi.
Alle h 1 di giovedì mattina (20 agosto), il temporale andava spostandosi verso sud, mantenendo ancora una intensa attività elettrica. Alla medesima ora la stazione del CGP di Varese registrava una quantità totale di pioggia caduta di mm 76,6 mentre la stazione di Castiglione Olona mm 0,5, con il livello del fiume ad una altezza importante (mm 120) ma tale da non destare preoccupazione.
CONTROLLI EFFETTUATI ALLE STAZIONI:
VARESE CGP = 76 mm -
CAMPO DEI FIORI = 42 mm -
ARCISATE = 60 mm -
CAMPIONE D’ITALIA = 0 mm -
CANZO = 15.6 mm -
MALPENSA = 0 mm -
CASTIGLIONE OLONA = 0.5 mm -
FAGNANO = 0.3 mm -
CASTELLANZA = 0 mm -
LEGNANO = 0 mm -
CARONNO VA = 0 mm -
CASSANO MAGNAGO = 0 mm -
LIVELLO RILE = 0 cm
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Sull'Europa continua a dominare un campo di alte pressioni con valori livellati attorno a 1015-1020 hPa.
Gli impulsi di aria fredda che penetrano a sud delle Alpi determinano una moderata instabilità che si manifesta con nuvolosità cumuliforme a partire dalle ore centrali della mattinata.
I fenomeni interessano dapprima il basso Piemonte, poi le Alpi Marittime, l'Appennino modenese e via via tutto l'Appennino centrale e meridionale con temporali sparsi qua e là sui rilievi di tutta la penisola.
Segnaliamo qui un fenomeno temporalesco particolarmente intenso e localizzato su Modena che si è sviluppato tra le ore 10 e le ore 14.30 (legali), accompagnato da forti raffiche di vento che hanno raggiunto il valore 11 della Scala Beaufort (tempesta violenta, venti fino a oltrew 100 Km/h).
Tali osservazioni ci sono state gentilmente fornite da Luca Lombroso - sezione meteorologica dell'OSSERVATORIO GEOFISICO DELL'UNIVERSITA' DI MODENA.
Per i dettagli, vedere la pagina apposita :
NUBIFRAGIO del 17/8/1998
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A partire dalle ore 18 circa l'attività cumuliforme si sviluppava, con ulteriori celle temporalesche, sulla fascia alpina e prealpina, accompagnata da forte attività elettrica ma scarse precipitazioni.
Non si hanno notizie di fenomeni particolarmente intensi. Sulla provincia di Varese sono caduti dai 5 ai 25 mm di pioggia tra le 22 e le ore 24 legali.
L'attività cumuliforme continuava praticamente tutta la notte tra il 17 e il 18 Agosto.
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La parte terminale di una debole perturbazione in transito a nord delle Alpi interessa anche il versante sud alpino, sul quale continuano ad affluire masse d'aria debolmente instabili. Focolai temporaleschi si formano in giornata dapprima sull'italia settentrionale, a ridosso dei monti, poi lungo tutti i rilievi appenninici.
Tra le ore 7 e le ore 8 la cellula temporalesca che aveva interessato il varesotto la notte precedente si riattiva nuovamente, dando luogo a un breve temporale, che produce appena 1 mm di pioggia in stazione.
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Tra le 9 e le 10 è la volta del Cremasco, che viene investito da violenti temporali. Particolarmente colpite Crema, Cremona, e località limitrofe, dove non pioveva da 59 giorni. Danni per decine di milioni a causa degli allagamenti. (fonte: quotidiano "La Provincia" di Cremona e Crema)
Il resto della giornata trascorre tra schiarite e annuvolamenti che si fanno più intensi nel tardo pomeriggio. Nuove cellule temporalesche si vanno formando qua e là lungo tutta la penisola, quasi un bis dell'attività del giorno precedente.
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Alle ore 20 legali un breve ma violento temporale si scatena su Novara, con raffiche di vento e, soprattutto, producendo circa 3 cm di grandine con chicchi delle dimensioni di una nocciola.
(Segnalazione Giuseppe de Antoni - Osservatorio Geofisico di Novara).
Già dalle 21 però aria più fresca e più secca affluiva da NW, sospinta dall'espandersi nuovamente dell'anticiclone verso le Alpi.
Le nuvole si dissolvevano lentamente nella notte, lasciando il posto ad alcune ore di stabilità.
Su un "letto" di pressioni livellate nella notte tra il 14 e il 15 Agosto si infiltrano deboli impulsi di aria fresca e umida a sud delle Alpi. Si forma una condensazione localizzata tra il Varesotto settentrionale e il Piemonte, che tra le ore 6 e le 7 legali provoca isolati temporali, di scarsa entità. Il temporale non riesce ad abbassare significativamente la temperatura massima, che rimane ancora su valori sopra i 30° anche nel Varesotto.
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