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5 MAGGIO 2000:
L'APOCALISSE NON CI SARA'

In tutto il mondo c'è ancora chi teme la catastrofe universale davanti alla congiunzione dei pianeti in concomitanza con il 2000.
Gli astrologi e le persone superstiziose sono sempre concordi nel temere la fine del mondo ogni qualvolta si verificano fenomeni astronomici singolari o eccezionali. Diciamo che molti di questi eventi sono matematicamente previsti e annunciati con parecchio anticipo.
Nel 1910 la Terra attraversò la coda della cometa Halley: ci fu panico, ma non successe nulla.
Per il passaggio delle grandi comete del 1798 e del 1857 la nevrosi e l'isteria collettiva divenne storica e altrettanto successe per le congiunzioni dei pianeti nel 1186, 1365, 1504, 1524, 1962 e 1982, ma la Terra ne "uscì" sempre indenne.

Le eclissi di Sole e di Luna "annunciarono" in passato il Giorno del Giudizio Universale e pochi anni fa anche la "congiunzione" tra il bellissimo Saturno e la Cometa Hale Bopp, che transitò nei nostri cieli nel 1997.
Per il 5 Maggio è annunciata una ennesima "congiunzione" planetaria, determinata dall'avvicinamento apparente dei 5 pianeti principali, visibili ad occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) con il Sole e la Luna, al primo giorno di "vita".

Peccato che l'eccessiva vicinanza di 4 su 5 pianeti al Sole impedirà di osservare lo spettacolo. Troppo brillante l'Astro che fornisce luce e calore al nostro Pianeta.
Solo Marte brillerà, basso sull'orizzonte, poco dopo il tramonto del Sole, accanto al primo "fettino" di Luna crescente.
Coraggio, anche la congiunzione planetaria del 5 Maggio 2000 lascerà il tempo che trova. Il Sole brillerà ancora sulla nostra civiltà, con le tristezze e le gioie che da soli ci creiamo.

Niente lacrime, quindi, né terrore, ma solo ammirazione, per la grandezza della Creazione.