I nostri primi esperimenti di spettroscopia astronomica risalgono al passaggio della cometa Hale Bopp.
Dal primo spettro registrato su pellicola con un rudimentale spettrografo in legno soltanto grazie
alla straordinaria luminosita’ della cometa, siamo ora passati ad uno spettrografo
(tuttora in evoluzione - vedi figura a lato) a reticolo, con rivelatore CCD sufficientemente sensibile
da consentirci di registrare il red-shift di M87 e di acquisire spettri con risoluzione migliore di 1 Å sulle
stelle piu’ luminose della nona magnitudine.
Delle nostre esperienze di spettrometria siamo rimasti sempre piu’ affascinati per la possibilita’
di toccare con mano una straordinaria varieta’ di problemi astrofisici: red-shift cosmologico,
gusci stellari, abbondanze chimiche nelle stelle, pressioni elettroniche stellari, misura di
temperatura di nane bianche, condizioni chimico fisiche di comete e pianeti esterni, individuazione
di stelle doppie e molto altro ancora.
So per esperienza che la difficolta’ principale di un astrofilo che volesse cimentarsi con la
spettrometria astronomica e non ha accesso alle librerie e all’esperienza degli osservatori
astronomici professionali è quella di procurarsi informazioni su cosa aspettarsi in uno spettro,
sul perchè certe righe appaiano, di quali elementi, perche’ allargate o spostate o come si
costruisce e ci si procura questo o quello …. Proprio per questo voglio mettere a disposizione
i risultati delle mie esperienze con l’ambizione che questo sito possa diventare un riferimento didattico
(e quindi saranno benvenuti i contributi di idee e competenze dei lettori) per
chi voglia cimentarsi con la spettrometria astronomica.
Paolo Valisa
(p_valisa - at- virgilio.it)