VARESE, Mercoledì 3 giugno 1998, ore 20.45
Sala Napoleonica Ville Ponti
Ha presentato: "Origine ed evoluzione dell'universo"
Non c’era posto per tutti. Letteralmente gremito anche il salone d’ingresso della Villa Napoleonica: le auto occupavano perfino la sede del viale centrale e piazza Litta, mentre altre, in lunga fila, attendevano invano di trovar posto fin sul viale Aguggiari. Impressionante, forse neanche un concerto Rock avrebbe suscitato miglior successo.
Grande partecipazione anche di altre associazioni di astrofili della Provincia e della Regione.
Ma veniamo alla cronaca. Alle ore 21 circa l’ing. Giuseppe Perlini del Comitato Culturale del CCR di Ispra dava la parola al prof. Salvatore Furia che illustrava una sintesi delle innumerevoli attività della prof.sa Hack.
Dopo aver atteso invano l’arrivo dell’Assessore delegato dal Sindaco, Avv. Giancarlo Beraldo, anch’egli bloccato dal traffico, il prof. Furia consegnava, a nome anche dall’Amministrazione comunale, la targa d’argento con medaglia d’oro della Città di Varese, premio "alla carriera", in onore a questa donna che ha studiato nelle maggiori Università del Mondo, tra scienziati di grande statura internazionale. Ripetuti e lunghi applausi e grande consenso del pubblico.
Purtroppo la "caccia all’autografo" e le affettuose strette di mano alla scienziata hanno ritardato ulteriormente l’avvio della conferenza. Radio e televisioni locali facevano il loro mestiere e accumulavano altri ritardi.
Margherita Hack, raggiante e commossa, ringraziava la Città di Varese e il Consiglio della Cittadella di Scienza della Natura, promotore del premio.
E veniamo all’Universo. Chiara e a tutti accessibile, la scienziata iniziava la narrativa delle vicende cosmiche del Big Bang generalmente accettato come modello standard dal momento della scoperta di Edwin Hubble (anni 20) con la rivelazione che le galassie o "Universi isole" aumentano la velocità di espansione. Velocità che sembra aumentare al crescere della distanza dall’esplosione dell’atomo primordiale. In sostanza l’aumento della velocità di fuga di questi immensi ammassi di stelle è da attribuirsi a una conseguenza naturale dell’espansione dell’Universo.
Affascinante la descrizione tra la differenza dell’Universo caldo e in espansione rispetto all’altro modello di Universo detto "stazionario". "La scoperta dell’espansione dell’Universo, o Big Bang, somigliava troppo al "fiat lux" della Bibbia. Alcuni cosmologi cercarono perciò delle spiegazioni alternative. In particolare, Herman Bondi, Thomas Gold e Fred Hoyle proposero la teoria dell’Universo stazionario, in buona sostanza un Universo infinito nello spazio e nel tempo, con le sue caratteristiche sempre costanti, per cui un osservatore situato in una qualsiasi galassia e ad una qualsiasi epoca ne avrebbe sempre la stessa visione d’insieme." La scienziata, pur sostenendo le maggiori prove di validità del Big Bang (Universo in espansione) ha dato atto che anche Halton Arp, fautore dell’ipotesi di Universo stazionario, ritiene di avere effettuato valide osservazioni che inficerebbero il Big Bang. Il dilemma quindi rimane e ai posteri la risposta definitiva, sempre che ci sia risposta.
Un lungo applauso è esploso, trepido ed affettuoso. Un ricco e vivace dibattito ha compensato in chiusura l’illustre relatrice.
La Città ha risposto, ancora una volta, al fascino del cielo e dell’infinito: si è così dimostrato che non solo i "fenomeni eccezionali" smuovono le masse, come le 3000 persone accorse all’Ippodromo lo scorso anno, per la Cometa Hale Bopp.
Anche la scienza pura, se partecipata in termini semplici, svela la matrice di un settore culturale di cui la Città può recare vanto.
E' seguito un caloroso avvicendarsi di giovani che volevano congratularsi con la scienziata che con entusiasmo, ha in fine apposto la Sua prestigiosa firma alla petizione organizzata dalle Associazioni Astronomiche Lombarde a sostegno del progetto di legge regionale contro l'Inquinamento Luminoso.
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