Avvicinamento dell'asteroide 2012 DA14 con la Terra

di Luca Buzzi

Seppur con qualche nuvola che ne ha disturbato la visione, siamo riusciti a riprendere il passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012 DA14 con il nostro pianeta.
Il corpo, delle dimensioni di circa 50 metri, è stato scoperto nel febbraio dello scorso anno da un Osservatorio semi-professionale spagnolo, denominato “La Sagra Sky Survey”, nell'ambito di un programma internazionale volto alla scoperta di asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra. Fin dai primi calcoli orbitali ci si era resi conto che sarebbe passato molto vicino alla Terra circa un anno dopo, e così è stato.
Ieri sera, 15 febbraio, alle ore 20.25 italiane, 2012 DA14 ha raggiunto una minima distanza di circa 27.700 km dalla superficie della Terra, ben all'interno della fascia dei satelliti geostazionari: un record per un asteroide di queste dimensioni. In passato infatti altri asteroidi sono giunti ancora più vicini a noi, ma avevano dimensioni più contenute.


Orbita dell'asteroide 2012 DA14 - Cortesia JPL/NASA

Orbita dell'asteroide 2012 DA14 - Cortesia JPL/NASA



Famoso fu il caso dell'asteroide 2008 TC3, di circa 5 metri di diametro, che il 7 ottobre 2008 precipitò in una regione desertica del Sudan, dopo che osservatori di mezzo mondo, tra i quali noi della “Schiaparelli”, lo fotografarono diverse ore prima.
Questo non può che far richiamare la nostra attenzione su questi corpi celesti e sulla loro pericolosità: sono infatti migliaia gli asteroidi che orbitano vicini alla Terra, e anche se la probabilità di una collisione è molto remota, non è pari a zero. Cinquantamila anni fa un corpo all'incirca delle dimensioni del 2012 DA14 scavò un cratere di oltre un km nel deserto dell'Arizona e nel giugno del 1908 un altro è esploso in atmosfera, distruggendo migliaia di km quadrati di taiga siberiana.
L'immagine in basso è stata scattata dall'Osservatorio di Campo dei Fiori alle ore 22.21 locali con un piccolo telescopio da 75mm di diametro al quale è stata collegata una camera CCD. La scelta di questo telescopio non è casuale: serviva infatti un campo di vista ampio, poiché l'asteroide si muoveva molto velocemente tra le stelle, percorrendo circa un grado ogni tre minuti. Durante l'esposizione l'asteroide si trovava ad una distanza di circa 59.000 km da noi in allontanamento, nella costellazione dell'Orsa Maggiore. La striscia prodotta dall'esposizione di 60 secondi è lunga 1.084 secondi d'arco (18 primi d'arco), poco più della metà del diametro apparente della Luna. L'asteroide si muoveva dal basso verso l'alto, e l'inizio della traccia ha le coordinate di A.R.: 12h 31m 25s - Dec.: +52° 16' 50".



Immagine dell'asteroide 2012 DA14 con il rifrattore Pentax da 75mm e camera CCD.

Immagine dell'asteroide 2012 DA14 con il rifrattore Pentax da 75mm e camera CCD.



L'immagine in basso è stata invece ripresa un'ora dopo con il riflettore da 38cm, con una focale 5 volte superiore a quella del rifrattore Pentax. L'asteroide, che nella prima immagine si muoveva a 1.084 secondi d'arco al minuto, ora ha rallentato fino a 576"/minuto, quasi la metà. In questa immagine la posa è stata di 30 secondi, con una traccia lunga circa 288 secondi d'arco. Le coordinate dell'inizio della striscia, in basso, sono: A.R.: 12h 44m 31s - Dec.: +67° 11' 26".
L'asteroide, in un'ora, è passato dalla magnitudine 8.8 alla 9.8.


Immagine dell'asteroide 2012 DA14 con il riflettore da 38cm e camera CCD.

Immagine dell'asteroide 2012 DA14 con il riflettore da 38cm e camera CCD.



Appuntamento dunque al prossimo asteroide, ma sempre da una distanza di sicurezza!

 
 
 
Con il patrocinio di:
Pagine offerte da:
In collaborazione con: