LA COMETA 73P (Schwassmann-Wachmann)

Maggio 2006


La cometa che si appresta a mostrare al pubblico un discreto spettacolo non è nuova, come la celeberrima cometa Hale Bopp del 1997, ma un oggetto i cui passaggi ravvicinati al Sole sono ben documentati già dal 1930. Risale infatti a quell'anno la scoperta di questo astro chiomato ad opera di due astronomi tedeschi, Carl Schwassmann e Arno Wachmann, che dall'Osservatorio di Bergedorf individuarono una piccola macchiolina di luce in profonde riprese fotografiche con appositi telescopi. E già da quell'anno si capì che la cometa poteva diventare, in buone condizioni, un discreto oggetto, sfiorando la visibilità ad occhio nudo. Dopo oltre tre mesi di osservazioni si poté stabilire una prima stima del suo periodo orbitale, risultato essere di circa 5,5 anni.

Immagine del frammento B il giorno 23 Aprile 2006. Nella parte bassa dell'immagine il riquadro evidenzia la divisione del frammento AQ. Telescopio 60 cm Newton CCD ST-10 L. Buzzi, F. Luppi.

Immagine del frammento B il giorno 23 Aprile 2006. Nella parte bassa dell'immagine il riquadro evidenzia la divisione del frammento AQ. Telescopio 60 cm Newton CCD ST-10 L. Buzzi, F. Luppi.


Purtroppo i successivi passaggi nei pressi del Sole e della Terra furono molto sfavorevoli, e della cometa si persero le tracce per quasi 50 anni. Fu casualmente riscoperta nel 1979 da astronomi australiani, e da allora (eccezion fatta per gli anni 1985-86, dominati dal passaggio della più famosa cometa di Halley) si presentò puntuale ad ogni passaggio ravvicinato al Sole.
Ma qualcosa di particolare accadde durante l'apparizione del 1995. Durante il passaggio al perielio (il punto dell'orbita della cometa maggiormente vicino al Sole, laddove le forze mareali solari sono più intense) la cometa si divise in quattro frammenti, denominati "A", "B", "C" e "D", a seconda dell'istante di passaggio al perielio. Il frammento "C" è risultato essere quello principale.
Grazie alle moderne tecniche di osservazione, è stato possibile osservare i frammenti della cometa sia nel 2000-2001 sia verso la fine dello scorso anno, quando la loro luminosità era oltre la 19° magnitudine (quasi 400.000 volte più debole della più debole stella visibile ad occhio nudo). Le condizione di visibilità della cometa in quest'ultima apparizione sono straordinariamente favorevoli, e l'oggetto raggiungerà una minima distanza dalla Terra il giorno 12 maggio 2006 (poco meno di 12 milioni di Km), quando brillerà di sesta magnitudine e secondo le previsioni sarà quindi visibile ad occhio nudo come un debole batuffolo di luce sotto cieli scuri di montagna. Il perielio lo raggiungerà invece il 6 giugno 2006, con una distanza di circa 140 milioni di Km.
Ma qualcosa di ancora più affascinante è accaduto durante questo passaggio. Da diverse settimane i componenti principali della cometa stanno rilasciando frammenti più o meno grossi, e ad oggi si contano oltre 70 componenti diverse, la stragrande maggioranza dei quali è visibile solo con grossi strumenti e sofisticate tecniche di ripresa. Per i frammenti più piccoli la vita media è di alcune settimane, mentre quelli più grandi possono sopravvivere per anni.

Percorso in cielo dei frammenti piu' luminosi della cometa 73P. Cartina di Andrea Aletti.

Percorso in cielo dei frammenti piu' luminosi della cometa 73P. Cartina di Andrea Aletti.


Durante il mese di maggio i frammenti principali della cometa (denominati "C" e "B") si sposteranno veloci tra le costellazioni di Ercole, della Lira, del Cigno, di Pegaso, dei Pesci e della Balena. Purtroppo verso metà maggio, il migliore periodo di visibilità, la Luna sarà piena, anche se piuttosto distante e bassa sull'orizzonte sud-ovest. La cometa invece si vedrà con un semplice binocolo ad Est, in Cigno, non prima di mezzanotte (verso le 02 T.L. sarà alta poco più di 30 gradi). Non aspettatevi tuttavia uno spettacolo glorioso come quello offertoci dalla cometa Hale-Bopp del 1997: la 73P è un astro molto più piccolo, parzialmente consumatosi a causa dei precedenti passaggi nei pressi del Sole degli anni precedenti. La visione dalle città sarà inoltre resa difficoltosa a causa dell'inquinamento luminoso, che non ci permette oramai più di poter apprezzare le meraviglie del cosmo.
I componenti principali della cometa sono stati osservati in molte occasioni quest'anno dall'Osservatorio Astronomico di Campo dei Fiori, e le osservazioni rientrano nel progetto osservativo finalizzato al monitoraggio delle comete e degli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra, condotto oramai dal 2000 con proficui risultati, tra cui la scoperta di nove asteroidi e l'osservazione di decine e decine di comete all'anno, facendo diventare la specola varesina uno dei più importanti osservatori italiani per questo tipo di attività ed uno degli osservatori più importanti al mondo per il monitoraggio delle comete.

Transito del frammento B il 4 maggio nei pressi di M13. Foto di A. Aletti, L. Buzzi, rifrattore 60mm f/6.2 + CCD SBIG ST10-XME + filtro IR-cut.

Transito del frammento B il 4 maggio nei pressi di M13. Foto di A. Aletti, L. Buzzi, rifrattore 60mm f/6.2 + CCD SBIG ST10-XME + filtro IR-cut.


Componente B in frammentazione ripreso con filtro R-Cousin , 0.60 m + ST10-XME. Nel riquadro componente C ripreso con filtro R-cousin , 0.60 m + ST10-XME, ed elaborazione con filtro Larson-Sekanina.

Componente B in frammentazione ripreso con filtro R-Cousin , 0.60 m + ST10-XME. Nel riquadro componente C ripreso con filtro R-cousin , 0.60 m + ST10-XME, ed elaborazione con filtro Larson-Sekanina.


27 Novembre 2006. La prima ripresa in Italia della cometa 73P durante il suo ultimo ritorno quando era di magnitudine 18.2. Foto L. Buzzi.

27 Novembre 2006. La prima ripresa in Italia della cometa 73P durante il suo ultimo ritorno quando era di magnitudine 18.2. Foto L. Buzzi.


 
 
 
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