LA COMETA 17P (Holmes)

Ottobre 2007


L'Osservatorio di Campo dei Fiori è tra i più attivi al mondo per numero di osservazioni cometarie (nel solo 2006 furono osservate ben 125 comete) e dunque anche la cometa Holmes faceva parte dei programmi di monitoraggio. Fino al giorno 20 Ottobre le osservazioni effettuate da Luca Buzzi e Federica Luppi col telescopio da 60 cm mostravano una debolissima cometa con magnitudine di 17.8 come riportato sulla circolare IAUC 8886.
In poche ore il giorno 23 Ottobre la luminosità della cometa è aumentata di 500'000 volte rendendola visibile ad occhio nudo (magnitudine 2.7) presso la stella alfa della costellazione di Perseo. Da Varese, a causa del cielo nuvoloso, le prime osservazioni sono state possibili il giorno 27 Ottobre.

La cometa dalla terrazza dell'Osservatorio di Campo dei Fiori, sopra la cupola di levante (foto A. Aletti).

La cometa dalla terrazza dell'Osservatorio di Campo dei Fiori, sopra la cupola di levante (foto A. Aletti).


Immagine ripresa da A. Aletti

Immagine ripresa da A. Aletti


La cometa Holmes non è nuova a repentini aumenti di luminosità. Anche in occasione della scoperta, avvenuta nel 1892 ad opera dell'astrofilo britannico Edwin Holmes, la cometa era un centinaio di volte più luminosa del consueto e si produsse in un secondo aumento di luminosità a distanza di 80 giorni.
Dopo alcuni passaggi al perielio con periodo di circa 7 anni, la cometa venne persa nel 1906 e ritrovata nel 1964 con un'orbita leggermente diversa a causa dei frequenti passaggi in prossimità del pianeta Giove.
L'aumento di luminosità di questi giorni è probabilmente causato da una frattura improvvisa del nucleo ghiacciato che ha provocato una massiccia fuoriuscita di gas e polveri con conseguente aumento di luminosità della cometa. La chioma che si è formata continuerà ad espandersi per alcuni giorni. Siccome la cometa si trova ora tra le orbite di Marte e Giove dalla parte opposta al sole ripetto alla terra, la formazione di una eventuale coda sarebbe diretta quasi lungo la linea di vista e quindi risulterebbe poco evidente.
Le future osservazioni forniranno certamente utili informazioni per interpretare questo straordianrio fenomeno.
Chi volesse osservare la cometa Holmes, la potrà rintracciare ad occhio nudo a fine ottobre come una stella di seconda magnitudine non lontana dalla stella Mirfak della costellazione di Perseo. La costellazione di Perseo in questa stagione è visibile tutta la notte e in serata si trova ormai piuttosto alta verso Est compresa tra Cassiopeia in alto e la brillante Capella in basso.




Durante il mese di novembre la cometa si muoverà molto lentamente verso Mirfak a cui passerà vicino il giorno 19. Al binocolo si mostra a fine Ottobre come una nebulosa rotonda, con condensazione centrale di colore giallastro mentre le parti più esterne risultano verdastre. Come mostrano anche gli spettri registrati presso il nostro osservatorio, le polveri sono abbondanti nella regione centrale e riflettono la luce solare (gialla) mentre i gas più volatili si trovano all'esterno e provocano una caratteristica fluorescenza verde.
Il giorno 27 è stato anche acquisito uno spettro della cometa Holmes con telescopio da 60 cm e dispersione 1.7 A /pixel tra 4200 e 7600 A e mostra un forte spettro solare prodotto dalla luce riflessa dalla polvere cometaria e alcune deboli bande di radicali (molecole di breve vita) prodotti dai gas che sublimano dal ghiaccio impastato alla polvere. Più ci si allontana dal nucleo e maggiore è l'intensità delle bande prodotte dai gas.

Spettro della cometa Holmes del giorno 27.9 UT. Sono illustrati gli spettri della zona nucleare e a distanze crescenti dal nucleo.

Spettro della cometa Holmes del giorno 27.9 UT. Sono illustrati gli spettri della zona nucleare e a distanze crescenti dal nucleo.


Foto del 1 novembre alle ore 00.38 UT con camera CCD St-10XMe applicata a telescopio Vixen VMC110L (110 mm./f 9.4).

Foto del 1 novembre alle ore 00.38 UT con camera CCD St-10XMe applicata a telescopio Vixen VMC110L (110 mm./f 9.4).


Tra il 31 ottobre ed il primo novembre la chioma continua ad espandersi. Nella parte centrale si individuano strutture a getto tipiche di fuoriuscite di gas dal nucleo (vedi foto precedente). Nell'area circostante con diametro di circa 10' si osserva una brillante chioma di colore bianco o giallastro, in cui domina la luce solare riflessa dalle polveri. Le fotografie a lunga posa (vedi sotto) evidenziano poi una chioma piu' tenue con diametro fino a 30' in cui la colorazione verdastra indica fluorescenza di materiale gassoso.

Foto G. Dalla Via, S. Bruccoleri con macchina fotografica digitale: Nikon D50, Obiettivo: Tamron 500mm f/8 catadiottrico.

Foto G. Dalla Via, S. Bruccoleri con macchina fotografica digitale: Nikon D50, Obiettivo: Tamron 500mm f/8 catadiottrico.


Nella prima settimana di novembre, la cometa continua ad essere ben visibile ad occhio nudo, con una chioma sempre piu' espansa e una coda molto tenue e irregolare in direzione antisolare che si va disconnettendo dalla chioma.

Foto G. Dalla Via, A. Aletti con macchina fotografica digitale: Nikon D50, Obiettivo: Tamron 500mm f/8 catadiottrico.

Foto G. Dalla Via, A. Aletti con macchina fotografica digitale: Nikon D50, Obiettivo: Tamron 500mm f/8 catadiottrico.


Nel corso del mese di novembre la cometa diventa sempre piu' vasta ed evanescente e diventa piu' difficile scorgerla ad occhio nudo dai cieli inquinati delle citta'. Le sue dimensioni reali superano 1 milione di Km (cioe' il diametro del sole).

16 Novembre 2007. Foto F. Bellini con macchina fotografica digitale e telescopio Newton 150 mm F5.

16 Novembre 2007. Foto F. Bellini con macchina fotografica digitale e telescopio Newton 150 mm F5.


Nel mese di Dicembre continua l'espansione della chioma che gia' nei primi giorni del mese raggiunge il diametro di un grado (il doppio della luna piena). La cometa e' ancora visibile ad occhio nudo ad Ovest della stella Mirfak (Perseo).

4 Dicembre 2007. Foto A. Aletti con telescopio 110 mm F8 e CCD SBIG ST10XME.

4 Dicembre 2007. Foto A. Aletti con telescopio 110 mm F8 e CCD SBIG ST10XME.


Alla stessa immagine del giorno 4 è stato applicato il filtro rotazionale di Larson-Sekanina. Sono scomparsi i getti che avevano caratterizzato le immagini della cometa dal suo outburst fino all'inizio di Novembre.

Alla stessa immagine del giorno 4 è stato applicato il filtro rotazionale di Larson-Sekanina. Sono scomparsi i getti che avevano caratterizzato le immagini della cometa dal suo outburst fino all'inizio di Novembre.


A fine Dicembre la cometa Holmes si sposta sempre piu' verso la stella Algol, con chioma di oltre 1 grado, evanescente e comunque ben visibile al binocolo. Nel frattempo la vicina costellazione di Andromeda viene visitata dalla cometa 8P Tuttle e Giorgio DallaVia con obiettivo a largo campo riesce a riprendere entrambe le comete nella stessa zona di cielo delle galassie M31 e M33.

29 Dicembre 2007. Foto Giorgio DallaVia con obiettivo Nikon 35 mm.

29 Dicembre 2007. Foto Giorgio DallaVia con obiettivo Nikon 35 mm.


Zoom sulla cometa Holmes nella stessa serata con teleobiettivo 135 mm.

Zoom sulla cometa Holmes nella stessa serata con teleobiettivo 135 mm.


 
 
 
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