Rendiconto meteorologico di Febbraio 2019 a Varese
Il mese di febbraio a Varese è stato di 2.6°C più caldo della media del trentennio di riferimento (1981-2010),
grazie alla persistenza di un anticiclone di origine africana sull'Europa occidentale nella seconda metà del mese. E' il quarto più caldo
degli ultimi 52 anni dopo 1990 e 1998 (0.4°C acora più caldi) e 2007. E' stato un mese particolarmente soleggiato che ha stabilito
un nuovo un record di 21 giornate serene, superando il febbraio del 1971 (20 giornate). Record anche per la media delle temperature
massime della terza decade che ha raggiunto 16.5°C, valore consono per il mese di aprile.
Con febbraio si conclude l'inverno 2018-2019 che è stato il secondo più secco (58.6 mm), dopo il 1981 (solo 7.6 mm) e mite,
complessivamente 1.4°C sopra la media (5.1°C), al quarto posto tra quelli più caldi. Il record di inverno più caldo spetta al
2007 con 6.3°C. Scarsa anche la neve. A Varese in totale solo 15.5 cm contro una media di 47 cm (2 il 19 dicembre, 3.5 cm a fine gennaio
e 10 cm il 1 febbraio).
A Campo dei Fiori in totale 53.5 cm (4 cm in dicembre, 5 cm in gennaio, 44,5 cm a febbraio). La media in questo caso è 248 cm.
Il primo giorno del mese un vortice depressionario scende dall'Irlanda verso la Francia ed alimenta con correnti in quota umide e miti
da SW una perturbazione sul N-Italia. L'aria fredda presente sulla pianura padana consente alla precipitazione di restare nevosa
fino a 300 m di quota per tutta la giornata. A Varese si accumulano 10 cm di neve, sul Gallaratese 2-4 cm ma è solo pioggia mista
a neve sul Milanese. A Campo dei Fiori (1226 m) l'altezza della neve raggiunge 40 cm.
Nel mese di febbraio si è avuta una sequenza inusuale di serate di cielo sereno e particolarmente mite in montagna, grazie all'inversione termica. In questa immagine si vede come la poca neve residua della nevicata del giorno 1 resta solo sui pendii in ombra, anche alla quota di 1200 m. (foto da Campo dei Fiori giorno 16 febbraio 2019)
Il giorno 2 il cielo è ancora coperto ma la neve si tramuta in pioggia fino a 1000-1200 m. Le schiarite arrivano il giorno 3 con ingresso di
favonio che prosegue il giorno 4 (vento a CdF=74 km/h, a Varese 40 km/h e Malpensa 35 km/h) con una giornata ben soleggiata.
Il giorno 5 e 6 l'anticiclone atlantico si espande sull'Europa con giornate soleggiate, gelo notturno e inversione termica in montagna
(0°C il giorno 6 a 2500 m). Il giorno 7 una perturbazione atlantica porta solo passaggi nuvolosi ma l'anticiclone ripristina tempo
soleggiato il 7 e 8, anche se con qualche velatura. Una perturbazione più attiva, associata ad un vortice depressionario tra Inghilterra e
Scandinavia è sospinta il giorno 10 da correnti umide e miti da SW con cieli coperti ma solo deboli piogge o pioviggini.
Il giorno 11 ancora favonio (vento CdF 80 km/h, Varese 56 km/h, Malpensa 47 km/h)riporta il sereno ed annuncia un duraturo ritorno
di un'alta pressione che si espande dal N-Africa a tutta l'Europa occidentale. Bel tempo ininterrotto fino al giorno 22 con inversione
termica marcata e 0°C che raggiunge 3000 m nei giorni 15,16 e 17. Foschie e concentrazioni di polveri sottili sopra le soglie sulla
pianura.
Il giorno 22 una perturbazione Scandinava scende verso i Balcani ed alimenta favonio attraverso le Alpi con temperature massime notevoli
per la stagione che raggiungono 21.7°C a Varese (terzo valore più alto di sempre a Varese, il record resta però 23°C del 15-02-1990).
Il giorno successivo tuttavia un freddo rientro da Est abbassa bruscamente le temperature con nuvolosità stratificata. Resta sereno oltre
2000 m.
Il dominio dell'anticiclone africano riprende quindi fino alla fine del mese con tempo soleggiato e stabile. Temperature consone per
l'inizio di aprile (ancora 21.2°C il giorno 27) e 0°C a 3000-3200 m dal giorno 24 al 28. Fioriture di Nocciolo, Frassino e Ontano in anticipo di almeno 15 giorni.