Il gelicidio

a cura di Paolo Valisa

Il gelicidio si verifica quando la pioggia gela al contatto con il suolo molto freddo formando uno strato di ghiaccio trasparente. Il ghiaccio si forma anche sui rami delle piante e sui cavi elettrici e quando è abbondante può provocarne la rottura a causa del proprio peso. E' inoltre molto pericoloso per la circolazione stradale, poichè produce uno strato scivoloso e trasparente che provoca numerosi incidenti. Tuttavia la parola gelicidio, nella propria etimologia, non ha nulla di negativo e deriverebbe dal latino gelicidĭu(m), composizione di gĕlu (gelo) e -cidĭum, ossia cadĕre. Quindi "gelo che cade".
A Varese è un fenomeno raro. Si verifica più spesso sulle pianure prospicenti il mare, ad esempio sulle coste della Manica, sulla Lunigiana (17 dicembre 1997), Liguria (22 dicembre 2009) e pianure toscane ma anche sul versante Emiliano dell'Appennino (11 dicembre 2017) e pianura padana emiliana (es 30-31 dicembre 2003 e 25 dicembre 2000), Veneta (31 dicembre 2005) e sull'Alessandrino. Condizioni favorevoli anche sul Gardesano (25 dicembre 1999 e 2 dicembre 2005).
Durante l'inverno, per la stagnazione atmosferica, il suolo in pianura diventa molto freddo e quando masse d'aria mite marina la attraversano, la neve che scende dalle nubi, attraversa temporaneamente aria con temperatura al di sopra degli 0°C, fonde, ma rigela al suolo.

Il gelicidio sul basso Varesotto del 12 gennaio 2017


Gelicidio sugli alberi a Samarate. Pioggia che gela sugli alberi con temperature al suolo attorno a -2°C . Foto Floriano Paglia (Società Astronomica Schiaparelli) giorno 12 gennaio 2017 alle ore 14.


Il gelicidio che si è verificato nel pomeriggio del giorno 12 gennaio 2017 sul basso Varesotto e alto Milanese è stato provocato dal transito di un fronte freddo, proveniente da NW attraverso le Alpi. Le temperature al suolo erano molto fredde fin dal 5 gennaio a causa della discesa di una circolazione depressionaria sui Balcani che ha richiamato aria polare da Nord sulle Alpi.
L'avvicinamento del fronte ha provocato la temporanea formazione di un minimo di pressione secondario sul Golfo Ligure che ha sospinto inizialmente aria umida e mite verso i 1000 m, al di sopra dell'aria fredda. La debole nevicata che è nata in questa circostanza, scendendo ha incontrato l'aria mite tra 800 e 1000 metri, fondendosi per poi gelare al contatto col suolo. Il gelicidio è stato importante nella parte meridionale della provincia di Varese, imponendo la chiusura per ghiaccio anche dell'autostrada A8 tra Gattico e Gallarate e tra Gallarate e Varese ed è stato seguito da una nevicata, più abbondante su Varese e valli a Nord del Varesotto (circa 10 cm), quando l'aria fredda del fronte ha preso il posto dell'aria mite. L'irruzione del fronte è stata segnalata dal brusco calo della temperatura a Campo dei Fiori che è passata da -0.7°C alle ore 18 a -5.4°C alle ore 20.


Profilo dell'atmosfera tra le Alpi e il golfo di Genova delle ore 19 prodotto dal modello MOLOCH dell'ARPAL. E' stato evidenziato il cuneo di aria mite, sovrapposto all'aria più fredda, che ha prodotto la temporanea fusione delle precipitazioni sul basso Varesotto. La linea di colore viola segnala la temperatura di zero gradi.



Giorno 13 gennaio 2017 alle ore 8. Gli effetti del gelicidio sul manto stradale a S.Giovanni in Persiceto (BO). Foto tratta da Il Resto del Carlino

Il gelicidio a Campo dei Fiori 11 dicembre 2017

Il giorno 11 dicembre 2017, dopo la nevicata da 15 cm, l'arrivo improvviso di aria molto più calda con pioggia porta ad un gelicidio a Campo dei Fiori che permane sugli alberi fino al giorno 15.
La situazione meteorologica è illustrata dalla sezione della figura in basso. Intense correnti meridionali hanno sospinto un cuneo di aria mite al di sopra dell'Appennino mentre sulla pianura padana ancora ristagna l'aria fredda giunta con venti da nord nei giorni precedenti. In questa particolare situazione sono mancati i venti al suolo da scirocco che, entrando nella pianura da SE, scalzano gradualmente l'aria fredda. Si è pertanto prodotta una stratificazione caldo-freddo, particolarmente favorevole all'arrivo della pioggia che gela al suolo.
Questo episodio di gelicidio è stato particolarmente intenso a Berceto, sul versante sottovento dell'Appennino Parmense.



Dopo la nevicata da 15 cm, l'arrivo improvviso di aria molto più calda con pioggia porta ad un gelicidio a Campo dei Fiori che permane sugli alberi fino al giorno 15. Foto Paolo Valisa -CGP- giorno 15 dicembre 2017.



Da questa foto scattata quattro giorni dopo il gelicidio si immagina il peso sui rami del ghiaccio. Foto Paolo Valisa -CGP- giorno 15 dicembre 2017.



Suolo ed erba coperti da uno scudo ghiacciato. Foto Paolo Valisa -CGP- giorno 15 dicembre 2017.



Sezione dell'atmosfera il giorno 11 dicembre 2017, tratta dal modello MOLOCH dell'ARPAL E' evidente il cuneo di aria calda che valica l'Appennino mentre aria fredda ancora ristagna nei bassi strati sulla pianura padana. Condizioni ideali affinchè la pioggia possa gelare al suolo. In questa particolare situazione è mancata la corrente da scirocco nei bassi strati che solitamente ricambia il cuscino di aria fredda presente sulla pianura entrando da SE sulla pianura.

Il gelicidio a Campo dei Fiori 10 febbraio 2019

Il giorno 10 febbraio 2019, una perturbazione atlantica avvolge il Campo dei Fiori con nuvole e pioviggini. Nel pomeriggio la temperatura scende a -0.5°C e le pioviggini sospinte da debole vento settentrionale formano gelicidio sottovento sui rami degli alberi. La precipitazione termina in serata con nevischio.



Pioviggini con temperatura di poco negativa a Campo dei Fiori e debole vento da nord favoriscono gelicidio sottovento sui rami degli alberi (foto N. Comunetti - Società Astronomica Schiaparelli)



Pioviggini con temperatura di poco negativa a Campo dei Fiori e debole vento da nord favoriscono gelicidio sottovento sui rami degli alberi (foto Andrea Aletti - Società Astronomica Schiaparelli)



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