Rendiconto meteorologico di Novembre 2019 a Varese
Il mese di novembre a Varese quest'anno, con temperatura media di 8.2°C, è stato 1.2°C più caldo della media del trentennio 1981-2010, al nono posto
tra quelli più caldi.
La pioggia a Varese è stata molto abbondante, circa 2 volte e mezza la media, ed ancora di più in Piemonte, Liguria e Veneto (l'intenso scirocco ha
favorito acqua alta eccezionale a Venezia). Novembre 2019 si posiziona al quarto posto tra quelli più piovosi dopo 2002 (669 mm), 2014 (649 mm) e
2000 (447 mm). Notevoli le nevicate in montagna oltre 1500 m. Il deficit idrico cumulato da fine anno si riduce da 492 mm a 240 mm. Il cielo
è stato spesso grigio con ben 21 giornate coperte, solo nel 2018 si era registrato un numero superiore (22 giornate).
Con il 30 novembre si conclude anche l'autunno meteorologico, al quarto posto tra quelli più caldi e con piogge 200 mm oltre la media di 467 mm.
Mese di novembre al quarto posto tra quelli più piovosi dal 1965, dopo 2002, 2014 e 2000 (foto Paolo Valisa).
Nei primi tre giorni del mese una vasta circolazione depressionaria cala dalle Isole Britanniche verso la Francia e convoglia correnti umide da SW
con cieli coperti e piogge sul N-Italia. Limite neve verso 1800 m.
Dopo una breve pausa di sole il giorno 4, altre perturbazioni atlantiche investono le Alpi dal giorno 5 (anche temporali sul Ceresio e a Varese
con grandine 5-10 mm) con piogge fino al giorno 8 che è il più piovoso (33 mm a Varese) con ventilazione da scirocco.
La neve cade oltre 1300 m.
Il giorno 9 splende il sole con nebbie che si diradano all'alba ma un nuovo vortice depressionario dalla Manica si posiziona sul Mediterraneo occidentale
e le piogge, sostenute da scirocco umido e mite, riprendono nei giorni 11 e 12 (A Campo dei Fiori la prima neve 4 cm). Le precipitazioni risultano
più intense sul Veneto, dove lo scirocco sull'Adriatico produce un'acqua alta record di 187 cm a Venezia, ineguagliata dal 1966.
Il giorno 11 si segnala anche la formazione di un uragano mediterraneo ("Medicane"),
denominato Detlef, di fronte alle coste del Marocco.
La prima neve a Campo dei Fiori quest'anno è arrivata il giorno di San Martino, 11 novembre (foto Paolo Valisa).
Il giorno 13 la perturbazione si sposta ad est e la giornata è soleggiata con favonio. Nelle aree riparate dal vento si verifica la prima brinata
stagionale. Dal giorno 14 Un vasto vortice depressionario proveniente dal N-Europa si posiziona sulla Francia e sospinge correnti fresche e umide
meridionali verso il N-Italia con una prolungata fase di maltempo poichè l'area di bassa pressione evolve restando stazionaria fino al giorno 19.
Le piogge sono pressochè continue con neve abbondante sulle Alpi oltre 1000 m (a CdF in totale circa 25cm ma subito sciolta).
Qualche schiarita il giorno 20 ma le piogge riprendono dal 21, ancora causate da correnti da SW dovute ad una saccatura depressionaria che discende
dall'Irlanda all'Iberia. A Varese tra il 22 e il 24 cadono 137 mm di pioggia ma precipitazioni ancora più abbondanti interessano il Piemonte.
Il livello del Verbano sale fino a 194.98 m slm, sfiorando la soglia
di piena ordinaria, ma senza esondazioni. Desta preoccupazione il fiume Tresa che il giorno 23 lambisce la luce del ponte sulla SP394 tra Luino e
Germignaga che viene chiuso al traffico. Una frana senza conseguenze si verifica sulla strada militare tra Muceno e Porto Valtravaglia.
Il 24 miglioramento, il vortice depressionario si sposta sul Meridione, mentre l'onda di piena del Ticino e del Po percorrono con apprensione
la pianura padana. Il 26 breve pausa di alta pressione, un po' di sole tra nebbie e velature ma il 27 transita una veloce perturbazione atlantica
con le ultime piogge (33 mm) del mese. Negli ultimi 3 giorni infatti correnti settentrionali spingono perturbazioni verso le Alpi ma le nostre regioni
restano riparate dallo sbarramento montuoso con ricaduta di aria più secca e tempo perlopiù soleggiato.