Rendiconto meteorologico di Gennaio 2020 a Varese
Il mese di gennaio a Varese è stato 1.4°C più caldo della media del trentennio di riferimento (1981-2010), con persistenza di alte pressioni
dall'Atlantico e N-Africa, che hanno impedito l'arrivo di perturbazioni. La pioggia è stata quindi quasi assente, totalizzando solo 5 mm in città.
La neve a Campo dei Fiori ha raggiunto appena un totale di 2.5 cm. Si tratta del sesto gennaio meno piovoso dal 1966. Nel 2000 fu completamente asciutto.
Fioritura del nocciolo sulle Prealpi in anticipo di 15 giorni.
Capodanno è ben soleggiato con alta pressione che risale dal Marocco fino all'Europa centrale. Forte inversione termica con 8°C a CdF alle ore 7 e 0°C
a 3000 m. Il dominio dell'alta pressione persiste con bel tempo sostanzialmente fino al giorno 17. Una debole perturbazione attraversa l'anticiclone
il giorno 3 con poche nuvole seguite da favonio nei giorni 4 e 5. Anche nei giorni 8, 9 e 12 l'isoterma di 0°C permane a 3000 m.
Il mese di gennaio è risultato il più caldo in Europa e anche a livello globale, secondo la reanalisi di ERA-Copernicus. Le mappe mostrano l'anomalia di temperatura rispetto al trentennio 1981-2010. Temperature particolarmente miti sull'Europa orientale, fino a 6°C oltre la media del periodo.
Una debole perturbazione transita il 14 e richiama aria temporaneamente più fredda con formazione di mare di nubi sulla pianura. Per tutto il periodo
le concentrazioni di polveri sottili restano sopra la soglia di 50 microgrammi/mc per Milano e Torino. Situazione migliore a Varese.
Nella serata del giorno 17 transita una debole perturbazione atlantica con poca pioggia (a Varese solo 1.5 mm)e pioggia mista a neve a
Campo dei Fiori (0.5 cm), ma il rasserenamento arriva già il 18 con leggero favonio. Dal 19 l'alta pressione torna a rinforzarsi sull'Europa con
appena qualche passaggio nuvoloso dovuto alla presenza di una bassa pressione sull'Iberia. Il giorno 21 si registra anche un record di pressione per
Varese di ben 1046 hPa. Il dominio dell'alta pressione sull'Europa si interrompe il giorno 26 quando una debole area depressionaria transita
sull'Italia con passaggi nuvolosi e qualche debole pioggia nella serata del 27. L'alta pressione resta comunque forte sul Mediterraneo e spinge
veloci correnti occidentali verso le Alpi sospingendo perturbazioni atlantiche a ridosso della catena alpina fino a fine mese,
tuttavia il N-Italia resta protetto dallo sbarramento montuoso con frequente ricaduta di favonio.
I giorni della merla sono risultati tutt'altro che freddi, anzi piuttosto miti con
temperature minime attorno a +3°C e massime verso 11°C, ben 3°C oltre la norma del periodo.
Questo mese di gennaio sarà anche ricordato per gli enormi incendi divampati in Australia, dopo l'estate più calda di sempre, che hanno devastato
un'area grande quanto un terzo dell'Italia.