Rendiconto meteorologico di Settembre 2020 a Varese
La temperatura del mese di settembre è risultata 1.7°C più alta della media del trentennio di riferimento 1981-2010, al sesto posto tra quelle più calde, ma lontana dal record del 2011 che fu 1.5°C ancora più caldo. La seconda decade in particolare è stata la più calda misurata dal 1967 a Varese (media 23.0°C) e il contrasto
termico è stato notevole con l'abbassamento di temperature della terza decade (media 15.1°C), facendo percepire una fine dell'estate molto brusca.
La pioggia è stata del 21% più abbondante della media, ma quasi tutta concentrata nei forti temporali dei giorni 22,24 e 25.
Nei primi giorni del mese tempo variabile con allontanamento del vortice depressionario sull'Europa centrale che ha portato le
forti piogge del 29 agosto e porta ancora qualche rovescio sulle Prealpi il giorno 2.
Anche quest'anno sono state ripetute le misure sul ghiacciaio di Hohsand meridionale che ne seguono l'arretramento dal 1992. La fronte è arretrata mediamente di altri 20 metri e continua l'assottigliamento del ghiaccio con fuoriuscita di speroni rocciosi che stanno ormai frammentando il ghiacciaio. La neve residua è presente solo oltre 3000 m, sintomo di un bilancio di massa fortemente negativo. (giorno 5 settembre 2020 - foto P. Valisa - CGP).
Dal giorno 3 l'anticiclone atlantico si espande fino alle Alpi portando tempo soleggiato e stabile con aumento delle temperature. Lo zero termico risale da 3000 a 4000 m.
Il giorno 6 nubi in aumento, portate da un vortice depressionario in discesa dalle Isole Britanniche, con piogge intermittenti il 7 e anche un forte temporale a
Castellanza e San Macario.
Dal giorno 8 al 10 prevalgono nuovamente condizioni di alta pressione mentre il giorno 11 il vortice depressionario isolatosi sulle Baleari interessa brevemente
con correnti umide meridionali il Piemonte con qualche pioggia ma non tocca la Lombardia.
Dal giorno 12 un promontorio anticiclonico di matrice africana torna ad espandersi sul Mediterraneo e sulle Alpi con bel tempo estivo fino al 18 con temperature che
a Varese sfiorano i 29°C ma superano i 30° sul basso Varesotto e sulle rive del Verbano. Da segnalare il giorno 17 la presenza di un
Medicane sullo Jonio, chiamato Ianos , che raggiunge la categoria 1 degli uragani tropicali
e devasta con mareggiate e piogge torrenziali la Grecia occidentale, segnale di un Mediterraneo sempre più caldo.
Il giorno 19 primi passaggi nuvolosi per l'avvicinarsi di un vortice depressionario dal golfo di Biscaglia che il 20 si annuncia con piogge alluvionali sulla regione
francese del Gard. Le piogge raggiungono anche il Varesotto soprattutto il giorno 22 (54 mm nelle 24 ore).
Dopo una pausa di schiarite il giorno 23, il giorno 24 una profonda saccatura in evoluzione sulle Isole Britanniche si abbassa fino alla Penisola Iberica.
Correnti da SW spingono una perturbazione sulla regione Padano-Alpina con temporali associati a piogge molto intense. Nella serata del 24 un violento rovescio
in poco più di mezz'ora scarica tra 50 e 70 mm di pioggia sul Campo dei Fiori con esondazione repentina del torrente Tinella che trascina tronchi e fango a Luvinate.
Purtroppo si registra anche una vittima, che stava percorrendo il sentiero 10. Nella mattinata del 25 si ripetono temporali violenti e diffusi, con forti piogge sul medio
Verbano (Leggiuno 97 mm) e la Valcuvia e grandine (abbondante a Comerio e Campo dei Fiori) e fortissime raffiche di vento (fino 90 km/h a Bodio, tetti scoperchiati a Castelseprio, Tradate, Venegono). I temporali sono seguiti da abbassamento delle temperature di 8-10°C con neve sull'Arco Alpino fino a 1500 m.
L'arrivo di aria più fredda prosegue il 26 con vento da Nord e nell'ultima parte del mese il tempo è in parte soleggiato, con nuvolosità variabile ma decisamente fresco per la stagione. Il giorno 28 la minima a Varese tocca 7.2°C (record assoluto 5.5°C il 27/09/1972), a Campo dei Fiori 3.3°C e a Malpensa addirittura 2.2°C.