Misure ghiacciaio di Hohsand (Val Formazza)

a cura di Paolo Valisa, aggiornamento 30 settembre 2021

Anche quest'anno sono proseguite le misure sul ghiacciaio di Hohsand meridionale, tra i più vicini al Varesotto, nell'alta val Formazza. La serie delle misure frontali e fotografiche vengono effettuate dal meteorologo del CGP Paolo Valisa fin dal 1992, in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e la Società Meteorologica Italiana.
Sul sito si possono anche consultare i rapporti degli anni: 2019, 2018, 2017 , 2015, 2013.
Il ghiacciaio di Hohsand meridionale occupa il vasto pendio che scende in direzione NE dalla punta d'Arbola (3235 m) fino alla fronte, emersa dal lago del Sabbione alla fine degli anni '80, ritiratasi su un ripiano attorno a 2510 m di quota fino al 2018 ed ora risalita ulteriormente fino a 2543 m. Il ritiro cumulato degli ultimi 10 anni (2010-2021) è di ben 477 metri.

Panorama gh. Hohsand meridionale

Panoramica del ghiacciaio del Sabbione meridionale (Hohsand) ripresa dai pressi del passo del Vannino. Sono confrontate le immagini del 2019 con quella del 2021. Si notano, a sola distanza di due anni, nuove rocce che emergono dal ghiaccio che ha perso spessori dell'ordine di 1-2 metri. Si è interrotta la confluenza della lingua che scende dalla Punta della Sabbia con quella principale. Quest'anno il ghiacciaio presenta più neve residua oltre 2850 metri ma il bilancio è comunque fortemente negativo. (foto P. Valisa 17 settembre 2018 e 3 settembre 2019 - CGP).

L'annata glaciologica 2020-2021 lasciava ben sperare per le abbondanti precipitazioni invernali e primaverili e per l'estate senza eccessive ondate di calore.
Tuttavia anche un'estate "normale" rispetto a quelle dell'ultimo trentennio è stata sufficiente per sciogliere tutta la neve fino a 2850 m di quota, un po' più in basso della norma degli anni recenti (2900-3050 m) ma con un bilancio di massa negativo sull'85% circa del ghiacciaio.

Panoramica dalla fronte del ghiacciaio


Il ghiacciaio visto dalla piana occupata dal ghiaccio ancora negli anni 2010-2018, in cui si va formando un lago ed inizia già la colonizzazione di vegetazione pioniera (si notano i fiori gialli della Saxifraga)

Il ritiro frontale prosegue a ritmi velocissimi. Nel 2012 l'arretramento era stato di 17 metri, nel 2013 è stato di 31 metri, nel 2014 di 11 metri e nel 2015 di ben 60 metri. Nel 2017 di 50 metri, nel 2018 di 20m mentre nel 2019 sono stati misurati ben 180 m a causa della risalita del ghiacciaio su un gradino roccioso. Nel 2020 e 2021 il ritiro è stato di 15 metri.
Valori importanti per un ghiacciaio la cui lunghezza è di soli 2 km. La fronte nei vari anni è stata mappata con GPS ed è stata sovrapposta alla griglia delle coordinate latitudine e longitudine (in secondi d'arco).

Ritiro fronte 2010-2021

Il ritiro della fronte del ghiacciaio di Hohsand meridionale anno dopo anno, dal 2012.

Immagine da drone


Quest'anno, grazie al contributo di Alessandro Bellani e Alberto Milani, l'aspetto del ghiacciao è stato documentato anche con immagini panoramiche da drone, sulla verticale delle guglie calcaree di Lebendun. Nell'immagine si scorge a destra il Blinnnhorn (3374 m) con la Sella Gries, al centro la Punta del Sabbione (3182 m) da cui spunta la lingua del ghiacciaio dell'Hohsand settentrionale un tempo confluente ora in forte ritiro. A sinistra la punta d'Arbola (3235 m) con il ghiacciaio di Hohsand meridionale



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